MODENA, UCCISA DONNA ANZIANA DI 79 ANNI PER 400 €, LE SVOLTE DEL PROCESSO: “chiesti 12 E 8 ANNI”

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Si è da poco conclusa una delle prime fasi del processo a carico di due marocchini che hanno ucciso Maria Ansaloni, nel settembre 2017. Il processo, nel Tribunale di Modena, vede imputati i due assassini a cui il Pm (Pubblico Ministero), Claudia Ferretti, ha chiesto una pena di 12 anni per Hamza Driouch (l’esecutore materiale dell’omicidio) e 8 anni per Lamsid Ayoud (il complice) di reclusione con il rito abbreviato.

“Stiamo parlando di un omicidio, non di una rapina.  una vergogna e io stesso in questo momento mi vergogno di essere italiano”. Rabbia e dolore in queste che sono le parole di Simone Benatti, figlio della povera vittima incrementate dal “buonismo” che è stato mostrato nei confronti della pena.

Il prossimo 12 Aprile si terrà l’udienza decisiva che determinerà le sorti del processo. Un disappunto espresso anche dall’avvocato di Benatti, Valter Biscotti.

Maria Ansaloni, 79 anni, lo scorso settembre 2017, è stata assassinata da 2 giovani di origine marocchina in casa propria. I due assassini, Hamza Driouch e Lamsid Ayoud, si sarebbero introdotti nell’abitazione della anziana, a Modena, e con la scusa di un bicchiere d’acqua, le avrebbero portato via una somma di denaro e una collana d’oro, per poi ucciderla rompendole la testa con una bottiglia di vetro. I due ladri avrebbero poi speso la somma la sera stessa in locali e con la vendita del gioiello, ricavando circa 400€.

Sebbene il caso, in un primo momento sia stato archiviato come morte accidentale, in seguito alle testimonianze di una signora della zona, che avrebbe visto i due giovani uscire da casa Ansaloni, le ipotesi per omicidio volontario sono state ben analizzate dalla polizia e confermate dalle tracce trovate dal Reparto Investigazione Scientifica (RIS) sul luogo del delitto.

Antonella D’Errico

Giovanni D’Errico