Ennio Morricone e quel necrologio scritto da solo: “Funerali privati per non disturbare, a mia moglie l’addio più doloroso”

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Io, Ennio Morricone, sono morto“. Si apre così il necrologio che Ennio Morricone, morto all’età di 91 anni, ha scritto e che il legale Giorgio Assumma ha letto ai cronisti. “Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicini e anche a quelli un po’ lontani, che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto fraterni in questi ultimi anni della mia vita. C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare nessuno“, le parole di Morricone lette dall’avvocato. “Voglio ricordare con amore le mie sorelle e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto intenso e profondo ai miei figli, mia nuora, i miei nipoti. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria, ma non ultima. A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A lei va il mio più doloroso addio“, prosegue il legale leggendo il messaggio del Maestro. Il decesso, spiega Assumma, è avvenuto alle 2.20 per “complicazioni post-operatorie” dopo una caduta in cui Morricone ha riportato la frattura del femore. “Quando è stato scritto il necrologio? Lo ha scritto prima che cadesse, prima che si facesse male. Evidentemente già sentiva che qualcosa…“, aggiunge. “Per quanto mi risulta, negli ultimi tempi non stava lavorando. Ma considerando il suo carattere non escludo che in qualche momento si sia messo a scrivere“, dice ancora l’avvocato. La moglie del Maestro “è caduta nel pieno silenzio rispettando anche l’umiltà” del marito “che ha voluto che non si desse pubblicità alla sua morte“. Alle esequie parteciperanno “solo i familiari e forse uno-due amici“. “Lui ha voluto che i funerali si svolgessero in forma assolutamente privata, la famiglia non ha ancora deciso dove e quando si svolgeranno“, spiega il legale. “Però sono stato autorizzato a leggervi il necrologio che Ennio ha scritto con le sue mani“, dice prima di procedere alla lettura.