Daniele De Santis, l’ex ultra’ giallorosso che negli incidenti scoppiati in viale Tor di Quinto il 3 maggio del 2014, alla vigilia della finale di Coppa Italia, sparo’ alcuni colpi di pistola ferendo i tifosi del Napoli Ciro Esposito (deceduto dopo 53 giorni di agonia in ospedale), Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, deve essere assolto perche’ agi’ per legittima difesa. Fece fuoco per liberarsi del gruppo di assalitori partenopei che stavano avendo la meglio su di lui “riducendolo in fin di vita”.
Lo ha sostenuto ieri l’avvocato Tommaso Politi, nel processo in via di conclusione davanti alla corte d’assise di Roma, replicando cosi’ alla Procura che nella precedente udienza aveva sollecitato la condanna dell’imputato all’ergastolo per omicidio. “De Santis – ha detto il penalista – sparo’ per difendersi da un’aggressione violenta causata da un gruppo di ultra’ del Napoli che lo raggiunse nel vialetto di accesso al Ciak, il circolo culturale dove lui aveva cercato di mettersi in salvo. L’arma non era sua ma dei napoletani e il mio assistito, gia’ gravemente ferito al piede, era stato colpito pure da diverse coltellate. Siamo in presenza di un episodio imprevisto ed imprevedibile”. (AGI)
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