Morte Salvatore Giordano, al via i lavori della Galleria, ma il Comune già sapeva delle sue precarie condizioni

Salgono a 45 gli indagati per la morte del ragazzo di Marano, mentre emerge un documento del 2010 che già denunciava al Comune le cattive condizioni della Galleria

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Sono partiti oggi i lavori di messa in sicurezza della Galleria Umberto I a seguito del tragico episodio che ha portato alla morte del giovane Salvatore Giordano, il quattordicenne colpito dal crollo di alcuni calcinacci nei giorni scorsi. Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, attraverso un’ordinanza comunale, ha infatti dato il via ai lavori così come disposto dalla Procura, che ha inoltre trasmesso all’avvocatura comunale un provvedimento che individua in questa vicenda il primo cittadino, quale legale rappresentante del Comune, come parte offesa.

45 indagati, ma il Comune non ha responsabilità

Infatti, mentre gli indagati per la morte del giovane di Marano salgono a 45 ( si ipotizza l’accusa di omicidio colposo e crollo colposo) e nonostante tra loro figurino anche quattro funzionari comunali, la Procura, che oltre ad accertare le responsabilità per la manutenzione della parte interessata dal crollo sta prendendo in esame anche eventuali omissioni derivanti da precedenti crolli di calcinacci che nei mesi scorsi avevano interessato una parte degli stucchi decorativi, ha ritenuto l’ente esente da qualsiasi responsabilità.

Precarie condizioni note dal 2010

Il tutto mentre si apprende di un verbale di diffida della Polizia urbana al Comune di quattro anni fa, precisamente del 19 febbraio 2010, dove già si faceva chiarezza sulle precarie condizioni della Galleria a seguito di una perizia dei tecnici di uno dei condomini adiacenti, riguardanti la stessa parte del cornicione che ha colpito e ucciso Salvatore Giordano e da dove emerge che la responsabilità della messa in sicurezza di quella zona spettasse proprio al Comune. Documento che dunque cozza con le decisioni della Procura sulla non responsabilità di Palazzo San Giacomo e che già sarebbe al vaglio dei legali della famiglia Giordano.

Iervolino: “Non è giusto che De Magistris lasci”

Proprio in merito alla segnalazione del 2010 Rosa Russo Iervolino, allora Sindaco in carica, ha così commentato: “Non ricordo quella segnalazione e a chi fosse stata presentanta, quindi non voglio esprimermi su fatti che non conosco. Tutta la mia solidarietà alla famiglia per l’immenso dolore che come madre condivido, ma far risalire questo episodio a responsabilità di anni fa è un romanzo”. Infine sulle richieste delle dimissioni da Sindaco di De Magistris quale responsabile politico dell’accaduto arrivate nei giorni scorsi la Iervolino ha espresso tutta la sua solidarietà all’attuale numero uno di Palazzo San Giacomo: “Non mi pare giusto che lasci. Purtroppo uno dei nostri difetti è quello di cercare sempre un capro espiatorio quando accadono questi tragici eventi invece di comprenderne le cause e cercare di evitare che questi si ripetano. Inoltre capisco le sue difficoltà di persona che non ha i mezzi per fare tutti gli accertamenti necessari. Il Sindaco di Napoli non può girare la città per controllarne i palazzi, ma deve avere i mezzi per mandare i tecnici a controllare”.