Morti due dipendenti di Poste Italiane a causa del contagio da Covid-19.
Lo rende noto Marisa Adobati, componente della segreteria della Slc-Cgil di Bergamo, ricordando che entrambi avevano “lavorato fino a pochi giorni fa, uno in un centro di recapito e l’altro in un ufficio postale di due comuni della provincia di Bergamo. Ora basta, è ora di chiudere gli uffici postali”.
Da alcune settimane li sindacati sostengono “l’inutilità di esporre al contagio i lavoratori di Poste Italiane della bergamasca, ed ovviamente non solo del nostro territorio, e ci viene ripetuto in maniera assillante che Poste deve garantire i servizi essenziali”. “Il recapito di un bollettino o la marea di avvisi di mancata consegna delle raccomandate – prosegue il sindacato – non crediamo siano da considerarsi espletamento di servizi essenziali. Molte scadenze fiscali ed invii di notifica sono stati, tra l’altro, sospesi per decreto. Il punto è che, ormai, ‘andare in Posta’ per molti è diventato il pretesto per fare una ‘giustificata’ passeggiata in paese”.
Il nostro consiglio è di restare a casa per evitare di diffondere il contagio così come illustrato dal Prof. Montesarchio nell’intervista che ci ha rilasciato il 16 marzo e dove ci ha indicato i sintomi del Coronavirus e la situazione attuale. L’unica cura al momento è quella di impedire il diffondersi del contagio. RIVEDI L’INTERVISTA
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