di Redazione
Napoli – Aveva 71 anni e da dodici era detenuto a Spoleto in regime 41 bis: Angelo Nuvoletta, boss dell’omonima famiglia di camorra, è morto ieri nell’ospedale di Parma, dove era ricoverato a causa di un cancro. L’uomo, a lungo tra i trenta latitanti di massima pericolosità, era stato catturato nel 2001, dopo ben 17 anni nel corso dei quali si era dato alla macchia.
Insieme ai fratelli Lorenzo – anch’egli morto in carcere in seguito ad una malattia – e Ciro – ucciso in un agguato di stampo camorrista – Angelo Nuvoletta era reggente del clan a Marano di Napoli, dove presumibilmente si terranno i funerali nei prossimi giorni. La cosca, di cui l’uomo gestiva gli affari, era in stretta alleanza con Cosa Nostra di Totò Riina e con la Nuova Camorra Organizzata di Cutolo.
Nuvoletta aveva commesso diversi efferati omicidi che gli erano valsi la condanna a più ergastoli: tra questi, c’era anche l’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, di cui il boss di Marano aveva ordinato la morte.
21 ottobre 2013
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