Dal Museo Archeologico di Napoli ‘riemergono’ 90 statue: dei, eroi e guerrieri, uomini e donne, ma anche busti e bassorilievi, provenienti da Pompei, Ercolano, Cuma, Pozzuoli, che dopo 20 anni di oblio tornano visibili in una grande teca nel giardino dell’edificio.
Come riportato dal sito Ansa, questo è il risultato del progetto ‘Storage- beni culturali invisibili‘ del Mibact finanziato da fondazione Telecom Italia (la teca è costata 320mila euro), che coincide con l’avvio della direzione dell’Archeologico di Giulierini.
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