Musica sotto le stelle di Villa Pignatelli, 7 concerti a Napoli

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Musica sotto le stelle

Comincia a Napoli, nel Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, la programmazione di “Musica sotto le stelle”: 7 concerti in rassegna, dal prossimo 7 luglio, organizzati dall’Associazione Alessandro Scarlatti in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Campania ed il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno.

La manifestazione, che si avvale anche del patrocinio morale della Fondazione Emiddio Mele, giunge alla terza edizione confermando un progetto artistico che individua nella valorizzazione e nella promozione dei nuovi talenti italiani la sua mission principale.

“Un progetto – sottolinea il direttore artistico Tommaso Rossi – che pone in primo piano il lavoro di giovani talentuosi musicisti, di cui ospitiamo una significativa rappresentanza, e che quest’anno include anche un focus dedicato a Sergej Rachmaninov, nel centocinquantesimo anniversario della nascita, che si sviluppa in quattro serate speciali – 11, 18, 25 e 28 luglio – realizzate con le classi di pianoforte del Conservatorio Martucci di Salerno”.

Nello scenario della Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia, “Musica sotto le stelle” inizia la sua programmazione con il concerto del Quartetto Eos (venerdì 7 luglio, ore 20.30), ensemble vincitore del Premio Farulli 2019, che accoglierà in scena, al pianoforte, il maestro Francesco Caramiello. La rassegna prosegue con il concerto del Vagues Saxophone Quartet che propone, venerdì 14 luglio, un programma di brani, trascritti per classi di sassofono, di Astor Piazzolla, George Gershwin, Leonard Bernstein e Kurt Weill.

Ancora in rassegna, venerdì 21 luglio, l’inconsueta “Violoncelliade”, nome del progetto e del concerto ideato e diretto dal Maestro Luca Signorini, che unisce in scena un ensemble di venti violoncellisti del Conservatorio di San Pietro a Majella nell’esecuzione di un repertorio di trascrizioni e brani originali che va da Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, Pyotr Ilyich Ciajkovskij, fino a Sonny Rollins e Miles Davis.