Muta/menti per adoleggenti

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Muta/menti per adoleggenti

Quattro “incontri ravvicinati d’autore”, tra marzo e aprile, sui temi del cambiamento con i vincitori della quinta edizione del progetto/premio “Il mondo salvato dai ragazzini”, a cura dell’Associazione culturale Kolibrì: entra nel vivo in presenza, tra Archivio di Stato di Napoli e Biblioteca comunale Annalisa Durante a Forcella, l’originale percorso (culturale, formativo, sociale) di Reading Literacy che si avvale del sostegno del Cepell, il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura.

I classici (del passato, ma anche contemporanei) e il perché leggerli, in omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita. Le parole del cambiamento, per declinare il tempo e le sue metamorfosi, la lingua, il corpo e le migrazioni nell’era post-coloniale, in un momento storico di grandi crisi globali. E il ruolo centrale delle comunità educanti per (ri)costruire cittadinanza attiva e una coesione sociale a partire dai più giovani, fondata su una precoce educazione alla lettura di libri come ponti relazionali, e alle arti come esperienza: entra nel vivo in presenza, tra Archivio di Stato di Napoli e Biblioteca Annalisa Durante a Forcella, MUTA/MENTI PER “ADOLEGGENTI”, l’originale per/corso culturale − informat(t)ivo, formativo, trasformativo e performativo − curato dall’Associazione culturale Kolibrì in partenariato con molteplici enti e istituzioni, che si avvale del finanziamento del Cepell (Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura). E dopo il primo step di formazione e aggiornamento on line (per docenti, educatori, bibliotecari, operatori teatrali, librai specializzati), parte ora dal 9 marzo, fino al 23 aprile, il nuovo step di quattro “incontri ravvicinati d’autore” (tutti gli incontri sono a ingresso libero e gratuito) con una serie di doppi appuntamenti con i vincitori della quinta edizione del progetto/premio “Il mondo salvato dai ragazzini”, protagonisti della civiltà dell’infanzia e non solo: sono Gianluca Caporaso, autore dell’intensa raccolta poetica Tempo al tempo (Salani); Bruno Tognolini, con il suo testo drammaturgico per ragazzi Chisciotte fenicottero (Edizioni Primavera); Igiaba Scego, con il romanzo autobiografico Figli dello stesso cielo (Piemme), che a Napoli presenterà anche il suo nuovo romanzo Cassandra a Mogadiscio (Bompiani), candidato da Jhumpa Lahiri al Premio Strega; Daniela Carucci e Giulia Pastorino, autrici dell’albo illustrato Dentro me cosa c’è? (Terre di Mezzo), nato da un laboratorio con bambini e ragazzi di Genova.

Muta/menti per adoleggenti

Si parte giovedì 9 marzo alle ore 16 all’Archivio di Stato di Napoli (Sala Catasti) in compagnia di Gianluca Caporaso, narratore, poeta e “giocoliere delle parole” lucano, direttore del Festival La città delle infanzie a Potenza, con il suo libro Tempo al Tempo (Salani, ill. di Francesca Cosanti): raccolta di rime ispirate, dove ogni tempo si rivela un’occasione per permettere di non avere paura di abitare fino in fondo ogni momento. A seguire, alle ore 18, l’autore inaugurerà nel Chiostro dei Marmi dell’Asna una mostra comunitaria curata da Kolibrì e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. La mattina dopo, venerdì 10 marzo alle ore 10 nella Biblioteca comunale a porte aperte Annalisa Durante (Via Vicaria Vecchia 23), Caporaso incontrerà alcune delle comunità educanti del territorio partecipanti al progetto. A introdurre tutti gli incontri, con i rispettivi “padroni di casa” Candida Carrino direttrice dell’Asna e Pino Perna presidente dell’APS Annalisa Durante, la presidente di Kolibrì Donatella Trotta, affiancata da letture degli operatori di Agita Teatro e dalla Scuola di Design della comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, coordinata da Enrica d’Aguanno con la docente di Illustrazione e artista Daniela Pergreffi, che al termine di ogni incontro curerà lezioni/laboratorio sull’arte di produrre (e trasformare) libri.

Secondo doppio appuntamento martedì 28 marzo alle ore 16 all’Archivio di Stato (Sala Catasti) con Bruno Tognolini, star della letteratura giovanile, e il suo Chisciotte fenicottero (Edizioni Primavera), fantasiosa rivisitazione della storia di un “cavaliere migrante” che da brutto anatroccolo diventa un Fenicottero perché «più leggeva, più gli crescevano le gambe». E il 29 marzo (ore 10, Biblioteca Annalisa Durante), Tognolini dialogherà a Forcella con le comunità educanti.

Tutto al femminile il mese di aprile, con l’arrivo della scrittrice italosomala Igiaba Scego, autrice di Figli dello stesso cielo (Piemme), che giovedì 13 aprile (dalle ore 10.30, nella Biblioteca Annalisa Durante a Forcella) racconterà a ragazzi e docenti ragazzi cosa è stato il colonialismo e come una pagina triste della storia italiana tra Ottocento imperialista e ventennio fascista, a lungo negata, abbia ancora ripercussioni anche sulla quotidianità di noi italiani. Tema di grande attualità che Scego affronterà anche il giorno dopo, venerdì 14 aprile alle ore 16 (in Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli), prima di presentare, il 15 aprile, il suo nuovo romanzo candidato al Premio Strega.

A concludere il ciclo di incontri ravvicinati con gli autori, giovedì 20 aprile (ore 16 all’Archivio di Stato, Sala Catasti), alla vigilia di una tre giorni di festa dei lettori (promossa dal Patto per la lettura della città di Napoli, di cui Kolibrì fa parte, che culminerà il 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore) saranno Daniela Carucci, scrittrice, giornalista e operatrice teatrale che con Giulia Pastorino, talento dell’illustrazione italiana, ha realizzato l’albo Dentro me cosa c’è? (Terre di Mezzo), frutto di un percorso di esperienze laboratoriali con i bambini per un viaggio alla scoperta del corpo di una creatura misteriosa e familiare, un monstrum, un prodigio, un essere portentoso: proprio come ogni bambino/ragazzino. Venerdì 21 aprile (dalle ore 10 in Biblioteca Durante) le autrici genovesi saranno a Forcella, per dialogare con bambini ragazzi e docenti sulle buone prassi che con metodologie trasformative attuano una trasformazione educativa.

Il percorso MUTA/MENTI PER “ADOLEGGENTI” continuerà fino all’autunno, tra Napoli e Città Meteropolitana, con altri step di incontri e attività laboratoriali che intrecceranno linguaggi diversi a partire dal nucleo di libri e autori scelti per l’approfondimento del tema: dalla didattica musicale della compositrice Elisabetta Garilli, alle tecniche audiovisive di regia e post-produzione curate dal regista Pino Sondelli, fino al teatro educazione e di comunità nella scuola e nel sociale con Salvatore Guadagnuolo e Giuseppe Coppola di Agita, per concludersi con una costellazione di eventi del Festival finale, in programma a metà ottobre 2023 a Napoli.

«Dopo la pandemia da Covid-19 – spiega Donatella Trotta, presidente di Kolibrì – che ha avuto gravi conseguenze per il suo impatto sui ragazzi, in termini di diseguaglianze e disagio di civiltà, con sintomi di regressione cognitivo-emotiva (il 71% dei minori sopra i 6 anni) e arretramento nel rendimento a scuola del 35%, con un boom di atti di autolesionismo minorile, accessi psichiatrici in ospedali pediatrici e violenza minorile, ci è sembrato necessario riflettere in modo attivo sul senso di trasformazioni già denunciate da papa Francesco, quando disse: quella che stiamo vivendo non è solo un’epoca di cambiamenti, ma è un cambiamento d’epoca. Grazie al valore di libri, autori, formatori, partner e professionisti con cui si è avviato questo nuovo per/corso formativo e culturale di ricerc/azione, educazione partecipata, inclusione e insegnamento reciproco con approcci multisettoriali alla Reading Literacy, vorremmo fronteggiare le derive trasversali della povertà educativa. Con buone prassi replicabili che rafforzino anche la rete del Patto per la lettura della Città di Napoli, e il Patto educativo lanciato dal Vescovo don Mimmo Battaglia: dal centro storico a siti strategici della Città Metropolitana di maggiore fragilità sociale. Dove scuole, biblioteche, archivi, musei, librerie e teatri possano trasformarsi in “laboratori permanenti”, presìdi di conoscenza pratica, studio e ricerca attiva di molteplici argomenti, a partire dalla centralità della lettura anche ad alta voce, delle competenze sulla bibliodiversità e dell’accessibilità ai libri come “educatori silenziosi”, perno di cambiamento lento: legato al tempo dell’educazione e dell’età evolutiva».