Canzonato dalla moglie, dai quattro figli, dai suoceri, dalla domestica ucraina e persino da due iguane e da un coniglietto, è la pecora nera della famiglia e il delinquente più maldestro nella storia della camorra. Quando anche ’O Capitano, lo spirito di un ufficiale spagnolo che gli parla mediante un teschio presente nel cimitero napoletano delle Fontanelle, si rifiuta di dare ancora ascolto ai suoi lamenti e lo incita a darsi finalmente una mossa, Tonino capisce di aver toccato il fondo. Decide perciò di cambiare strada e di cercarsi, per la prima volta in quarantacinque anni, un lavoro onesto. Ma i guai non tarderanno a raggiungerlo, così come gli uomini del clan che hanno in mente per lui un compito “molto speciale”.
Dirigendo un coro di voci esilaranti e di situazioni pirotecniche, Pino Imperatore si conferma un maestro dell’umorismo, quello che unisce l’allegria e l’amarezza, compiendo il grande miracolo di farci ridere delle nostre stesse debolezze e assurdità. PINO IMPERATORE, scrittore umoristico e giornalista, è nato nel 1961 a Milano ma vive da sempre in Campania. Ha pubblicato sei romanzi: “Benvenuti in casa Esposito” (Giunti, 2012), “Bentornati in casa Esposito” (Giunti, 2013), “Questa scuola non è un albergo” (Giunti, 2015), “Allah, san Gennaro e i tre kamikaze” (Mondadori, 2017), “Aglio, olio e assassino” (De Agostini, 2018) e “Con tanto affetto ti ammazzerò” (De Agostini, 2019).
Ha scritto varie opere teatrali e racconti, vincendo i principali premi nazionali per la scrittura comica e umoristica. “Benvenuti in casa Esposito” e “Bentornati in casa Esposito” sono stati un successo da oltre 100.000 copie e, dopo anni di rappresentazioni a teatro, sono diventati un film.