Il presidente del Calcio Napoli ha parlato, senza peli sulla lingua, a margine della firma della convenzione con il Comune per lo stadio San Paolo.
“Io sono affezionato a Koulibaly e non l’ho venduto neanche per 150 milioni, poi arriverà un momento in cui Koulibaly bisognerà venderlo per forza“. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine della firma della convenzione con il Comune per lo stadio San Paolo. Parlando di cessioni, De Laurentiis ha commentato anche la corte di Real Madrid e Barcellona a Fabian Ruiz: “Se io – ha affermato – mi convinco a pagare uno che è sconosciuto 30 milioni non sono nato ieri. Chiaramente il giocatore vale. Abbiamo Fabian Ruiz, ma chissà quanti altri ne troveremo, la porta è sempre aperta non bisogna mai affezionarsi a un giocatore“.
Le parole di De Laurentiis
E in tema di possibili partenze, il presidente azzurro risponde alla vicenda dei rinnovi di Mertens e Callejon senza troppi giri di parole. “Non sono disposto assolutamente a fare uno sforzo importante. Ogni giocatore ha un suo valore a seconda di dove e come gioca e di che età ha. Se a un certo punto un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina, per essere strapagato e fare 2-3 anni di merda, questo è un problema suo, nel quale io non posso entrare. Non posso considerare concorrenziale la Cina. A un certo punto sono problemi loro. Nella vita – ha continuato – bisogna scegliere se essere contenti e lavorare nell’insegna di quello che ti piace fare o solo per soldi. Io considero i soldi un mezzo, non un fine. Se per loro è un fine, vadano in Cina“.
Altro caso scomodo di questi giorni, quello di Lorenzo Insigne. “Non c’ero al summit con Raiola e Ancelotti, il problema di Insigne è che lui deve capire da grande cosa vuole fare, perché lui ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli“. “Io Insigne lo capisco e lo proteggo – ha aggiunto De Laurentiis – mi piace e mi sta simpatico però lui ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana. Bisogna che si tranquillizzi“.