Promosso da Unicef e Soroptimist International d’Italia, apre al museo Madre un punto Baby Pit-Stop per aiutare le mamme nell’allattamento
Apre a Napoli, al Museo Madre, un punto “Baby Pit-Stop” per consentire l’allattamento alle mamme. Il progetto, promosso da Unicef e Soroptimist International d’Italia, l’associazione di donne di elevata qualificazione professionale impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società e nel mondo del lavoro, consente di dotare la struttura museale di uno spazio permanente dedicato alle donne per favorire l’allattamento e l’accudimento dei neonati anche nei luoghi pubblici secondo quanto prevede la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/Museo Madre e da San Carlo per il sociale, prevede che in una zona privilegiata e riservata del museo, l’allestimento di un’area attrezzata con una poltrona d’artista, fasciatoio e giochi per tutte le mamme che così possono allattare al seno nella massima riservatezza All’inaugurazione del progetto ha partecipato anche Stefania Brancaccio, vicepresidente dell’azienda Coelmo, che ha donato i giochi per i bambini, utilizzati per attrezzare il Baby pit stop.
“La qualità dei servizi e l’attenzione verso tutti i pubblici sono la cifra del nuovo passo del Madre, per un museo sempre più all’avanguardia nell’accoglienza”, ha detto Laura Valente, presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee/museo Madre. “L’obiettivo di questa campagna è sostenere le politiche legate alle famiglie, alle nascite e a sensibilizzare tutti sull’allattamento nei luoghi pubblici – ha aggiunto Mariolina Coppola, presidente nazionale Soroptimist – Nei primi giorni di vita, infatti, il 90% delle donne italiane comincia ad allattare al seno, ma già alla dimissione dall’ospedale la percentuale scende al 77% per poi crollare al 31% a 4 mesi e solo il 10% delle mamme continua ad allattare oltre i 6 mesi di vita perchè l’allattamento non è favorito in nessun luogo. Questo è il motivo dei progetti baby pit stop“.
“Le nostre città sono ancora lontane dal diventare città amiche delle bambine e dei bambini. Promuovere l’allattamento al seno in un luogo di cultura per eccellenza, ci dà l’occasione di riflettere molto su un mondo che al di là delle belle parole è sempre meno attento alle donne in un momento particolarmente delicato quale quello dei primi mesi di vita dei bambini. Unicef e Soroptimist continueranno insieme a promuovere iniziative a sostegno delle donne, dei bambini, delle famiglie e dei territori“, ha concluso Emilia Narciso, delegata Unicef Campania.