
“Sono tre sere che 12-13 ragazzini vengono qui in galleria cercando di rubare l’albero. Un albero così grande da richiedere il trasporto su di un camion, se gli cade addosso li ammazza”. Lo ha detto nei giorni scorsi uno dei commercianti che opera all’interno della Galleria Principe di Napoli, che si è rivolto al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, spiegando che circa una dozzina di ragazzi per tre sere ha provato a portare via, tirandolo con delle corde, un maestoso albero natalizio.
“Più si tollera più certe situazioni – evidenzia Borrelli – diventano normali e così si decide di andare oltre. Lo abbiamo visto anche nella violenza di strada tra baby-gang. Decenni di risse e accoltellamenti passati sotto traccia e alla fine si è arrivati all’uso delle armi da fuoco. Nell’ambito del cippo, invece, si tentano colpi sempre più grandi e pericolosi. La questione non è soltanto il furto di alberi ma tutti i disordini che si generano attorno e soprattutto il fatto che queste usanze nient’altro sono che una scuola di crimine. Piccoli e giovani simil-clan si fanno la guerra tra di loro per dettare la supremazia sul territorio. Reprimere il cippo vorrebbe dire togliere ai clan potenziali nuove leve. In questo periodo serve, come chiediamo da tempo, un’intensa attività di controllo e prevenzione”.