Il polacco entra al 60′ e con la sua doppietta cambia una partita in quel momento complicata: al vantaggio di Callejon (capocannoniere) aveva risposto Verdi dalla distanza. Napoli primo per una notte.
Ampio turn-over per Maurizio Sarri che rispetto alla gara di Champions cambia 4 elementi nella line-up iniziale: spazio a Strinic, Zielinski, Insigne e Gabbiadini, ex della partita. Circa 21.000 gli spettatori presenti, emozione in tribuna stampa per l’ultimo saluto al giornalista Vittorio Raio, scomparso pochi giorni fa. Per Donadoni invece le scelte sono obbligate, Destro e Sadiq indisponibili, il tecnico ex-Napoli si affida al tridente composto da Krejci, Verdi e Di Francesco. Idea che sembra funzionare, visto che la prima conclusione è degli ospiti, con Reina che devia un tiro dell’altro ex Dzemaili. È un fuoco di paglia però: all’8′ minuto il sinistro a giro di Callejon e al 12′ il tiro di Insigne dalla distanza sono le prime avvisaglie del vantaggio azzurro.
Passano 2 minuti e si ripete la scena già vista 7 giorni fa a Palermo: cross di Insigne dalla trequarti per Callejon che arriva alle spalle di Krafth ed insacca di testa. Il Napoli sembra non volersi accontentare: al 18′ Hamsik serve Insigne con un lancio a scavalcare la difesa, il frattese controlla a seguire a calcia forte incontrando i pugni di Da Costa. Divertente e mai banale il fraseggio del Napoli in questa fase della partita, con il Bologna che sceglie di aspettare gli azzurri nella propria parte di campo. Una palla in profondità di Koulibaly libera al 24′ ancora una volta Lorenzo Insigne, il cui tiro (d’esterno stavolta) esce di poco.
Due conclusioni dalla distanza, una di Verdi l’altra di Hamsik al 49′, aprono la seconda frazione di gara. Gli ospiti si mostrano decisamente più propositivi, manca però la convinzione e la lucidità per l’affondo decisivo. Serve infatti un papera di Reina ai felsinei per portarsi sul pari: dopo un fraseggio insistito sulla trequarti, Verdi fa qualche metro in avanti e calcia di potenza trovando il momentaneo l’1-1. Il portiere spagnolo si fa trovare impreparato, data la lunga distanza e la poca angolazione. Sarri corre ai ripari: entra Milik al posto di Gabbiadini, che non è mai riuscito a rendersi davvero pericoloso nei 60 minuti giocati.
Entra anche Ghoulam al posto di Strinic e Sarri vince la partita: il marocchino è subito una spina nel fianco per gli avversari, garantendo costantemente superiorità numerica. Ma è un passaggio di Hamsik che libera Milik davanti al portiere, che il polacco supera con un tocco morbido di sinistro. Terzo cambio per Sarri, che al posto di Allan fa uscire Jorginho, schierando Hamsik al centro del campo. Il Napoli ritorna in controllo del match e Milik si prende il San Paolo: bastano 25′ minuti al polacco per siglare un’altra doppietta, come ogni partita in cui ha segnato. Stavolta il polacco si esibisce in un numero alla Gabbiadini, trovando abilmente lo spazio all’esterno dell’area per battere il portiere con un sinistro potente e angolato. Il rosso a Krafth al minuto 81 ha il suono del triplice fischio anticipato. In attesa di Inter-Juventus, il Napoli si riprende per una notte in classifica primato e capocannoniere (Callejon, 5), per tutto il resto c’è Arkadiusz Milik.
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