Il Napoli si sbarazza agevolmente di un Cagliari fin troppo remissivo: si tratta della 7° vittoria di fila per gli azzurri, non era mai successo nella storia.
Hamsik da record
Per la Gazzetta dello Sport è già record di sempre (116), per la Lega mancano ancora 2 (autoreti secondo l’albo ufficiale) per battere Maradona (115): fatto sta che Hamsik apre le marcature dopo 4 minuti, mettendo la partita subito in discesa per i suoi. Da applausi l’assist di Mertens, che con un esterno rasoterra taglia fuori 4 uomini avversari e mette il capitano da solo davanti a Cragno. Il Cagliari prova a rispondere con Barella, palleggiatore fine e dinamico, ma il suo suggerimento non viene sfruttato a dovere dall’ex del giorno Leonardo Pavoletti.
Koulibaly da urlo
Purtroppo per Rastelli l’infortunio di Sau scombina ancor di più i suoi piano: il mister napoletano opta per un 4-4-2 con l’inserimento di Ionita, ma le cose si complicano ancora di più prima dell’intervallo, quando Romagna frana ingenuamente su Mertens in area di rigore. Il belga non sbaglia e la partita è già in ghiaccio con 45 minuti d’anticipo. La ripresa comincia anche peggio per gli ospiti, in evidente stato confusionale quando concedono a Koulibaly la libertà necessaria per insaccare un pallone vagante in area piccola: ottima prova del senegalese, che anticipa costantemente l’avversario di turno.
Primato azzurro
La partita a quel punto diventa un’opportunità per Sarri per concedere minutaggio alle seconde linee (entrano Rog, Ounas e l’esordiente Mario Rui) e per i giocatori di esibirsi in preziosismi: il tacco di Mertens per Callejon ad inizio frazione è da applausi, la parata di Cragno sulla conclusione dello spagnolo pure. Napoli al primo posto in solitaria, in attesa del risultato di Atalanta-Juventus del posticipo.
Dal nostro inviato
Vincenzo Credendino