“E se vi dicessi che Napoli- Chievo è stata la cosa più bella della mia settimana? Si riparte dopo la sosta Nazionali, sempre accolta dal solito, caloroso, cordiale ECIATASCASSATOCAZZ cui in genere facciamo ricorso quando ci dicono che non vedremo il Napoli.
Mercoledì c’è la gara chiave contro la Stella Rossa, Ancelotti che farebbe turnover pure sotto le lenzuola, figuratevi se si lascia scappare l’occasione: dentro Karnezis, Malcuit, Ounas a sinistra; a centrocampo la strana coppia Diawara- Zielinski.
Di fronte c’è il Chievo, il fratello scemo del Verona, che in settimana ha esonerato (la mamma di) Ventura, rispolverando Mimmo Di Carlo, cui, a distanza di anni, giungano ancora i miei più sinceri chitammuorti per quella finale persa col Vicenza una vita fa.
Chievo che in attacco schiera PELLISSIER
Ma è lui o suo figlio scusate?
Cioè io non credevo fosse ancora in attività ma soprattutto mi stavo chiedendo se fosse ancora vivo
No no, mi dicono dalla regia che è proprio il Sergione nazionale, che in coppia con Sorrentino costruisce una bella cornice da Pensavo fosse la Serie A e invece era l’Intersociale.
I clivensi stanno vivendo la miglior stagione della loro storia: ultimi a zero punti. Sulla carta dovremmo prendere il pallottoliere, quindi questa è la classica partita ci farà jastemmare, ME LO SENTO.
E per farvi capire come sto messo, mi accorgo che c’è la partita intorno alle tre e dieci. Per puro caso. Non so perché, il mio cervello stamattina si era convinto si giocasse stasera. E io non so perché continuo a fidarmi del mio cervello, anziché pigliare una sfaccetta di agenda dove segnarmi le cose importanti, tipo il Napoli. Lo faccio per lavoro, voglio dire, perchè non potrei farlo anche per il Napoli?
Quindi dico: vabbè, cominciamo bene ( o proseguiamo, come nel mio caso, vista la settimana avuta). Mi sintonizzo e vedo che i miei presagi non erano infondati.
Piove da stamattina e quindi, oltre ad avere la wallera sotto i piedi, teniamo pure il campo pesante e soprattutto i più leggeri fanno fatica. La manovra è lenta e prevedibile, il Chievo si difende con esperienza.
Malcuit prova ad infiammare con un paio di sgommate delle sue, concluse con cross che sarebbero perfetti se in avanti avessi un perticone di due metri e non Mertens che è alto un metro e una banana.
Obi Wan-Kenobi affonda Callejon a ridosso del lato destro dell’area. E’ un intervento dubbio per tutti, meno che per Chiffi che fa proseguire. Dal Var intanto guardano un porno per cui a posto così.
Quello poi è bellissimo perché il var da che doveva diventare strumento per ridurre la discrezionalità, è diventato esso stesso discrezionalità. Only for Italy
E comunque Chiffi, tieni proprio un cognome DIMMERDA. Sappilo
Ma diciamo che preferisco parlare del cognome di Chiffi, piuttosto che della partita. Anche perché in generale non è che il Napoli mostri tante idee. Collezioniamo di calci d’angolo, tutti gestiti CON SUPREMA INETTITUDINE.
Alla fine, l’occasione migliore del primo tempo ce la regala un rimpallo tipo flipper di un tiraccio di Radovanovic da cui scaturisce un 4vs4 in campo aperto, con scelta del tiratore finale nefastamente individuata in Callejon cioè l’unico che quest’anno non segnerebbe nemmeno nella Porta di Brandeburgo difesa da Rafael.
E infatti Sorrentino para.
E così il primo tempo è andato. 0-0. Le perplessità aumentano.
Nella ripresa il Napoli spinge da subito l’acceleratore.
Al 3’ insigne si trova praticamente a battere un rigore in movimento ma, forse convinto di essere in offside sciupa incredibilmente calciando a lato.
Lorenzì già la giornata è quella che è, mo ti ci metti pure tu’
Insigne prova il riscatto qualche minuto dopo su calcio piazzato, ma Sorrentino, malgrado il crine dovrebbe suggerirgli più tranquille passeggiate ai giardinetti che giocare in serie A e venire a cacare il cazzo a noi, si distende e respinge.
Dopo averlo spostato quattordici volte di posizione, Ancelotti si convince che la posizione giusta di Ounas oggi è in panchina e lo richiama, accompagnato da Diawara. Dentro Milik e Allan.
E’ assedio, il Napoli ci prova col suo marchio di fabbrica, il cross sul secondo palo per Callejon, ma una volta lo spagnolo sbaglia il tempo, un’altra ingarra il tempo ma cicca il pallone, un’altra ancora colpisce bene ma la palla si ricorda che quello è un tiro di Callejon e quindi finisce ovunque tranne che IN FONDO AL SACCO.
Viene lanciato il TIROAGGIRO-SEGNALE. Lorenzino si riveste di autorità, Sorrentino non può arrivarci ma c’è il PALO solito MALEDETTO palo. MANNAGGIA TUTTE LE COSE
Ci proviamo allora in mischia, di confusione. Avvitata volante di capocchia con nerchiata tipo baseball di Kouly. Scheggia il palo e morta lì.
Come le nostre speranze di sfangarla. Finisce 0-0.
Il Napoli non usciva a reti bianche dal San Paolo da 22 turni. L’ultima volta era stato contro la Fiorentina undici mesi fa, in una giornata che somigliava tanto a questa.
Il Napoli ha giocato male ed è stata la classica partita sporca. Capita un po’ a tutti. A volte gare così si risolvono con un episodio, ad esempio un rigore di furbizia, a volte si risolvono con un altro episodio, ad esempio non vedendo una spinta in area.
Pari comunque che non cambia niente in ottica campionato. Passerella bianconera sarebbe stata e passerella bianconera sarà in ogni caso quest’anno, sappiatelo. Se non vi sta bene, seguitevi solo il Napoli come faccio io. Piuttosto pensiamo alla Stella Rossa mercoledì.
C’è di brutto che comincia un’altra settimana
C’è di buono che è finita QUESTA (almeno nel mio caso)
Se avrò un figlio lo chiamerò Dries.
Se avrò un topo lo chiamerò CHIFFI.
Non riesco a smettere di dire CHIFFI
Vado a comprare un agenda per il Napoli, CHIFFI, ciao! ”
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