Il mezzosoprano Teresa Iervolino e il maestro Christophe Rousset alla direzione dell’ensemble Talenti Vulcanici, sono i protagonisti di “Primadonna/Primouomo nell’opera del primo Settecento”, il progetto che la Fondazione Pietà de’ Turchini propone a Napoli, nel Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés, domani, venerdì 22 aprile (ore 20.30).
La veranda neoclassica del Museo Pignatelli è la cornice in cui debutterà, in prima esecuzione, la nuova produzione della Pietà de’ Turchini e dei Talenti Vulcanici e che si realizza grazie al sostegno del ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei Campani e di Intesa Sanpaolo.
“La serata – sottolinea il maestro Stefano Demicheli, direttore musicale stabile dei Talenti Vulcanici – è l’occasione per festeggiare i nostri primi dieci anni di attività che abbiamo inteso celebrare offrendo il podio di direttore ospite al Maestro Cristophe Rousset”.
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Seguendo l’idea originale del musicologo Paologiovanni Maione, il programma musicale della serata propone un repertorio scelto di brani composti da Nicola Porpora (1686-1768), Leonardo Vinci (1696-1730), Leonardo Leo (1694-1744) e Domenico Sarro (1679-1744), volto ad indagare le peculiarità delle figure e delle parti di “primouomo” e di “primadonna” all’interno del repertorio musicale dei primi del ‘700 napoletano.
Nell’obiettivo di restituirne una fisionomia “scenica”, l’indagine musicale si sofferma sulle figure storiche di Marianna Benti Bulgarelli (la grande musa di Metastasio) e di Nicola Grimaldi (detto Nicolino), applaudito sulle scene londinesi soprattutto per la sua fascinazione performativa, ma anche su “coppie” celebri come nel caso di Vittoria Tesi e Gaetano Majorano detto Caffarelli o di Lucia Facchinelli e Nicola Grimaldi.
“Interpretare il ruolo di una donna o quello di un uomo – sostiene Teresa Iervolino – non cambia le emozioni o i sentimenti da esprimere e restituire al pubblico. L’amore, l’odio, la rabbia o la serenità non hanno genere”.
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