“L’Europa si costruisce con i sui popoli”, “Debito pubblico, o la borsa o la vita”. E’ ciò che si legge su alcuni manifesti esposti in piazza Municipio, dove la manifestazione Napoli con la Grecia, tenutasi fuori Palazzo San Giacomo, ha mostrato come città partenopea sia schierata al fianco della Grecia. “Due le ragioni che ci spingono ad essere in piazza – spiegano alcuni manifestanti – la prima è che la Grecia rischia oggi di essere punita dall’Europa dei banchieri mentre cerca di affermare la democrazia. La seconda è che il prossimo bersaglio della troika potremmo essere noi”.
Napoli con la Grecia, le parole di Alex Zanotelli: debito greco illegale, illegittimo e odioso”
Anche Alex Zanotelli in piazza esprime “piena solidarietà al popolo greco. Come missionario, ho sempre sostenuto che il debito dei popoli impoveriti e’ un “debito odioso” e che è immorale pagarlo. Infatti non sono i governi a pagarlo ma I cittadini con mancanza di scuole, ospedali, e di servizi. Ritengo che il debito greco, come ha scritto anche Luciano Gallini, sia un debito illegale, illegittimo e odioso“.
Anche il sindaco de Magistris presente a Napoli con la Grecia: “Tolta la Grecia c’è l’Italia e il suo meridione”
Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, era presente, e, direttamente dalla sua pagina facebook, ha espresso queste parole: “Siamo vicini al popolo greco perché sappiamo cosa significa rimettere in sesto i conti e sappiamo quanto questo costa alla comunità che abbiamo l’onore di rappresentare. Napoli aveva un miliardo e mezzo di debito e 850 milioni di disavanzo, garantire la coesione sociale, i servizi, è stato possibile con la ripubblicizzazione delle società che garantiscono i servizi ai cittadini. Per Napoli, come per la Grecia, il volano della ripresa è il turismo, per questo sappiamo quanto sia incomprensibile tassare ulteriormente questo comparto come i salari pubblici già troppo sviliti”. De Magistris ha poi concluso dicendo che: “Mi stupisce l’afasia della nostra politica nazionale capace solo di dispensare buoni sentimenti ma mai di incidere. Le potenze economicamente forti dell’unione europea avranno sempre bisogno di un meridione sul quale prosperare, tolta la Grecia c’è l’Italia e il suo meridione”.