Venerdì 30 dicembre si terrà “Carols per (ri)nascere”, momento clou di “Stelle di Pace”, la costellazione di eventi ideata e curata dall’associazione culturale Kolibrì nell’ambito della rassegna “Altri Natali”, promossa e finanziata dal Comune di Napoli.
Un concerto finale, corale e strumentale, di canti natalizi di diverse tradizioni internazionali, dall’America Latina all’Europa, dall’Ucraina alla Russia fino alla Nigeria, che rappresenta al contempo un inno alla Pace e un augurio per il nuovo anno in arrivo: è “Carols per (ri)nascere”, momento clou di “Stelle di Pace”, la costellazione di eventi ideata e curata dall’associazione culturale Kolibrì − in sodalizio con Agita Teatro, Voce alle Arti, Accademia di Belle Arti di Napoli, con il patrocinio del Consolato onorario del Portogallo – nell’ambito della rassegna “Altri Natali”, promossa e finanziata dal Comune di Napoli.
Appuntamento venerdì 30 dicembre alle 19.30, nella splendida Basilica di S. Maria del Carmine Maggiore (piazza del Carmine, 2: ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti), per dare spazio alla musica senza confini con canti natalizi provenienti da molteplici parti del mondo, eseguiti dal Coro e Ensemble Voce alle Arti, diretti dal M°Antonio Berardo. A introdurre il concerto sarà il musicologo Paologiovanni Maione alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. In scena, i coristi Adriana Cordua, Maria Cristina D’Alessandro, Antonia Elide Facciuto, Chiara Imperato, Giulia Lepore, Francesca Marotta, Stefania Mazza, Dora Sorrentino, Giovanni De Vivo, Guido Ferretti, Ciro Giordano Orsini, Luca Guida, Giovanni Longobardi, Sergio Petrarca, Pasquale Petrillo con il solista Leopoldo Punziano (tenore) e gli strumentisti Alberto Brigandì (compositore e organista ideatore del concerto, al pianoforte e organo), Marco D’Acunzo (chitarra), Isabella Giannattasio (flauto), Dario Patti (violino), Cristiano Pennone (contrabbasso), Giuliana Giannotti, Luca Guida e Giusy Lo Sapio (percussioni).
I testi dei sei brani sono opera del poeta Félix Luna, scritti in castigliano e arricchiti da una terminologia in lingua guaraní. La versione del testo considerata oggi di riferimento è attestata dal 1849 ed è associata all’area del Pembrokeshire, in Galles. Un’usanza locale voleva che il primo giorno dell’anno i bambini raccogliessero dell’acqua fresca da un pozzo per cospargerla sul volto dei passanti. In cambio di qualche moneta o di un po’ di cibo, i bambini intonavano il canto “Levy-Dew” e con l’uso di un rametto di un albero sempreverde compivano questa sorta di cerimonia purificatrice che dava il benvenuto all’anno nuovo. La versione oggi più nota di questo canto è quella musicata da Benjamin Britten.
Tra gli altri brani, anche la ballata tradizionale inglese What child is this/Scarborough fair nella versione di Simon & Garfunkel, arrangiata da Alberto Brigandì; In the bleak midwinter, una canzone natalizia, scritta dalla poetessa inglese di origine italiana Christina Georgina Rossetti nel 1872 (ma pubblicata postuma solo nel 1904) e messa in musica per la prima volta nel 1906 dal compositore inglese Gustav Theodore Holst; Sussex carol, canto tradizionale inglese del XVII secolo, arrangiato da David Willcocks. Non manca il Canto “ostinato” ucraino Carol of the bells, caratterizzato da un disegno ripetitivo di quattro note che attraversano l’intero brano che nel testo di Wilhousky, composto di sette strofe, parla della gioia dell’attesa della Natività il momento tanto atteso e dell’ascolto del suono delle campane il giorno di Natale.
Accanto a questo canto ucraino, anche un intermezzo strumentale russo, tratto da Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij (Marcia; Danza della fata confetto; Danza cinese; Danza russa).
“Stelle di Pace” di Kolibrì si è aperto il 13 dicembre con un evento inaugurale “partenoportoghese” sul Natale come ricordo di una felicità possibile, seguito dall’avvio, il giorno dopo, del ciclo «Il tempo sospeso delle storie», incontri quotidiani di reading in contrappunto musicale e laboratori creativi per bambini. Il 20 dicembre, nuova tappa con l’inaugurazione dell’originale percorso espositivo collettivo «Ogni fine è un nuovo inizio» (aperto al pubblico fino all’8 gennaio 2023 nel Corridoio di San Tommaso a San Domenico Maggiore, frutto della prima edizione di un contest promosso da Kolibrì per i suoi vent’anni di impegno di promozione culturale e form/attiva dalla parte dei più giovani, in collaborazione con la Scuola di Design della comunicazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli) seguito, il 21 dicembre al teatro Nuovo, presenti 230 spettatori, dallo spettacolo «Lenòr» (con Nunzia Antonino, regia di Carlo Bruni) in omaggio a Eleonora Pimentel de Fonseca nei 270 anni dalla nascita dell’utopista portoghese-napoletana.
Dopo la pausa natalizia, evento speciale il 27 dicembre con l’intenso incontro di spettacol/azione in anteprima italiana del nuovo libro della scrittrice, traduttrice e studiosa di origini armene Antonia Arslan, arricchito da un laboratorio teatrale per adulti, seguito, il 28 e 29 dicembre, da ulteriori reading musicali con laboratori creativi per bambini. «Carols per (ri)nascere» conclude così, evocando “Altri Natali”, il cammino della rassegna declinata in luoghi simbolici della Seconda Municipalità, tra il Complesso monumentale di San Domenico Maggiore, il Teatro Nuovo e la Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. Kolibrì è un’Associazione culturale nata nel 2002 a Napoli per promuovere la civiltà dell’infanzia attraverso una Reading Literacy trasversale.
Premio Andersen 2007 come “modello di buone prassi”, aderisce al Patto comunale della Lettura ed è impegnata da vent’anni nella Città Metropolitana e in aree di fragilità sociale con progetti interculturali di respiro internazionale: rassegne multimediali e interdisciplinari di educazione precoce alla lettura, anche ad alta voce, e all’arte come esperienza; corsi di formazione e aggiornamento per docenti; seminari, convegni e incontri; mostre di illustrazione e/o fumetto e cicli di laboratori creativi per bambini, ragazzi e adulti a tutela dei diritti dei più giovani e dell’inclusione sociale, per contrastare la povertà educativa. Tra le sue collaborazioni con Comune, Regione e altri enti pubblici e del privato sociale, non soltanto locali: la rassegna decennale “Girogirotondo, cambia il mondo” (2005-2014, in siti e monumenti di prestigio della città); progetti tematici di laboratori e visite guidate con servizi educativi per eventi espositivi realizzati, a sua cura, a S. Maria La Nova (Quino), Castel dell’Ovo (varie collettive anche con Silver e Lupo Alberto), al PAN (Mordillo, Roberto Innocenti, Svjetlan Junakovic, Octavia Monaco e Michel Pochet e altri) e, per il progetto comunale PANkids, le mostre di Dalì e Mirò; eventi, incontri e mostre di letteratura giovanile e illustrazione a Palazzo Reale e al teatro Mercadante, con la Fondazione Premio Napoli; il progetto (in corso dal 2017) “Il mondo salvato dai ragazzini” (IV ediz. Conclusa a fine settembre 2022 nel programma di Procida Capitale italiana della Cultura.
“Case history” in alcune università per la peculiarità della sua documentata esperienza, Kolibrì ha al suo attivo anche numerose pubblicazioni frutto del suo percorso di incroci, sconfinamenti e contaminazioni culturali di segno rodariano. Voce alle Arti nasce nel 2021. Del gruppo di soci fondatori fanno parte cantanti lirici, cantanti/attori e formatori (i soprani Adriana Cordua e Stefania Mazza e i mezzosoprani Maria Cristina D’Alessandro e Antonia Elide Facciuto); il compositore e musicologo Guglielmo Esposito; il violinista Dario Patti e il direttore di coro Antonio Berardo (Presidente).
Un entourage di artisti formatosi al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, che annovera tra gli associati anche autorevoli soci onorari di varie realtà culturali e musicali che spaziano dalla musica “antica” al periodo classico, passando per il belcanto, il verismo fino al mondo pop. L’Associazione ha inaugurato le sue attività come Coro e Ensemble nel 2021 con il concerto per la rassegna È aperto a tutti quanti-A Christmas Carol eseguendo a Palazzo Zevallos Stigliano la Messa di Haydn in Si Bemolle maggiore Kleine Orgelmesse.
Con una ricerca di programmi poco frequentati e uno sguardo attento ai gusti del pubblico napoletano, molti degli attuali componenti dell’Associazione si sono esibiti, nel 2018 in Abruzzo, alla manifestazione I grandi concerti – Anno XXII con “Le Divas italian sopranos” diretti dal M° Davide Dellisanti, oltre ad aver partecipato a numerose attività organizzate dal Conservatorio “San Pietro a Majella”, fra le quali, nel 2018 il concerto Prodigioso Movimento, Paisiello e Cimarosa alla corte di Caterina II, in sodalizio con l’orchestra The St. Petersburg Northern Sinfonia; la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini ed i Liebeslieder Walzer op. 52 n. 1 di Johannes Brahms, replicati, nel corso del 2019, in molte prestigiose rassegne.