Ciò che non è mai riuscito a Reja, né a Donadoni e Mazzarri, ovvero vincere in Sicilia da quando gli azzurri sono ritornati in A, riesce a Rafa Benitez. Il senor della panchina sfata il tabù in Trinacria e blinda il terzo posto in classifica. Il Napoli passa al Massimino con un largo 2-4. Prima doppietta per il colombiano Duvan Zapata, alla terza presenza in campionato.
Il Porto è un lontano ricordo. Così come la sconfitta in casa con la Fiorentina. Alle porte c’è la Vecchia Signora. E allora il tecnico spagnolo, complice un bollettino medico infausto (Behrami influenzato, Mertens ko, causa distorsione caviglia, Maggio out, Ghoulam squalificato, Zuniga sulla via del recupero e Rafael assente giustificato) vara un’inedita formazione. Di necessità virtù. Con la linea difensiva composta da Henrique, Fernandez, Reveillere e Britos e con Inler e Higuain in panchina. Al centro dell’attacco l’eroe di Marsiglia, supportato da Callejon, Hamsik e Insigne.
Nel derby delle Due Sicilie i napoletani impiegano 45 minuti per archiviare la pratica Catania. L’abisso che separa le due compagini rende l’idea. Ben 38 punti dividono i partenopei dall’ultima della classe. Neanche il ponte sullo Stretto basterebbe a ridurre un margine così notevole. Partita in discesa grazie all’affondo di Zapata, che al 16′, servito da Callejon, sblocca il risultato. Prima del raddoppio al 25′ del tuttofare giallo, quel Josè Maria irrefrenabile, grazie all’esterno destro di Insigne, gli etnei colpiscono la traversa con Keko. Se la difesa balla, tergiversa, balbetta, il reparto d’attacco va a bersaglio. Henrique segna un gol impressionante: la rete che non ti aspetti. Così come la sua esultanza, davvero atipica. Al 43′ Zapata firma la doppietta e ringrazia Callejon per l’assist. Spari sulla Croce Rossa: sconsolato a dir poco il presidente Pulvirenti a bordo campo.
Monzon accorcia le distanze al 52′. Il Napoli rimane negli spogliatoi. Di testa Gyomber insacca al 75′. Reina si arrabbia visibilmente e a gioco fermo scaglia la palla in porta. Così come don Rafè che sbuffa e si innervosisce non poco in panchina. Mariano Andujar in versione San Sebastiano: contro i suoi prossimi compagni di squadra rimedia quattro reti e i fischi dei presenti. La salvezza per i catanesi diventa un’impresa. Meglio affidarsi a Sant’Agata e chiedere la grazia.
Domenica al San Paolo sfida con la Juventus. I biglietti già merce rara. Si preannuncia il tutto esaurito. Buona notte.
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