Una città che si è tinta d’azzurro sin dalle prime ore della domenica, quella che ha salutato la festa scudetto del Calcio Napoli allenato da Luciano Spalletti. Dal Vomero a Scampia, da Fuorigrotta alla Sanità, tutti in strada vestiti d’azzurro in una giornata che ha visto sciamare migliaia di persone nelle vie del centro e non solo. Bandiere, striscioni, tante famiglie, bambini ed anche in tanti che non avevano la consueta cadenza partenopea, come dire che alla festa hanno voluto partecipare, con tanto di maglietta azzurra, turisti provenienti da ogni parte del mondo, ma anche napoletani trapiantati in altre città d’Italia con famiglie e figli al seguito.
Fuochi d’artificio sparati in diverse zone della città in avvicinamento al match delle 18.30, marce di esultanza, cori e strade del centro prese d’assalto. Mentre gli operai smontano l’area antistante il palco del concerto di Gigi D’Alessio, i grandi schermi si accendono in concomitanza con l’inizio del secondo tempo del match. Quattro quelli previsti dall’amministrazione comunale: da Piazza Mercato a Forcella, da Piazza Giovanni Paolo II a Scampia a Piazza del Plebiscito. Il risultato non conta.
C’era solo voglia di far festa e alle reti di Osimhen prima e Simeone poi c’è stata l’apoteosi tra i migliaia di tifosi presenti sotto i maxischermi. Una festa cominciata a Napoli a metà marzo quando, dopo il successo in Champions con l’Eintracht la città ha rotto ogni scaramanzia cominciandosi a vestire d’azzurro. Il 4 maggio l’apoteosi dopo Udinese-Napoli. Oggi, dopo la vittoria per 2-0 contro la Sampdoria, una festa che durerà fino all’alba per festeggiare i campioni e dare l’addio a Spalletti e forse Kim, protagonisti del tricolore.
Una marea umana in piazza del Plebiscito per assistere davanti al maxischermo alla festa per lo scudetto del Napoli. La partita con la Sampdoria era ancora in corso che la piazza era già gremita, così come l’adiacente piazza Trieste e Trento, via Toledo e tutto il centro della città. Non solo tifosi napoletani, ma tanti turisti, anche stranieri. Tutti carichi per celebrare un evento da loro definito storico: “aspettavamo questo momento – dice uno dei tifosi – da 33 anni”.
A Scampia, davanti alle Vele, il simbolo della Gomorra del cinema, si fa festa nella piazza che ha accolto due papi: Giovanni Paolo II e Francesco. Si sono riuniti in migliaia per festeggiare il terzo scudetto del Napoli. Piazza Ciro Esposito, dove è stato allestito il maxi schermo, è stracolma. I primi sono arrivati, dalle Vele e dagli altri condomini, fin dal pomeriggio, c’è chi si è portato la sedia da casa. Ma la festa è lungo tutte le strade del quartiere.
Il fischio dell’arbitro che ha segnato il termine della partita allo stadio Maradona è stato salutato con l’accensione di fumogeni rossi e azzurri e da qualche batteria di fuochi d’artificio. Una festa che si è svolta in modo ordinato anche perché la strada che porta in piazza Esposito è stata chiusa al traffico ed è presidiata dalla polizia municipale. “Questo scudetto lo aspettavamo da 33 anni – dice Giuseppe – lo vediamo di buon auspicio. E’ stata lunga l’attesa eppure è arrivato. Ora speriamo che arrivi anche la riqualificazione del nostro quartiere”.
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