Il Napoli piega facilmente un impacciato Feyenoord, che agevola il compito degli azzurri regalando in pratica tutti e 3 gol firmati da Insigne, Mertens e Callejon. Di Amrabat l’unico gol degli ospiti
Vantaggio Insigne
Subito una sorpresa iniziale nella line up di Maurizio Sarri: Albiol si accomoda addirittura in tribuna, Radio Spogliatoio riferisce di un dolore alla schiena, al suo posto Nikola Maksimovic. Anche Van Bronckhorst schiera un 4-4-2, magari un po’ più fisico di quello napoletano ma decisamente meno tecnico. Al 3′ minuto Insigne subisce fallo in area dopo aver strappato la palla con destrezza al difensore Tapia: per lo scozzese Collum è tutto regolare. Al 7′ però è lo stesso Insigne a sbloccare il risultato: il napoletano ruba palla sulla trequarti e dopo aver percorso 20 mt batte il portiere con un preciso destro ad incrociare. La sua dedica è per Milik, anzi no, Zielinski: ne deriva un curioso siparietto che fa ridere i 30.000 presenti questa sera al San Paolo.
Poco Feyenoord
La reazione olandese è affidata a Boetius, il cui sinistro però viene agevolmente bloccato da Reina. Ci riprovano gli olandesi al 26′ con Berghuis, ma la sua conclusione è troppo imprecisa benché potente. Il Feyenoord trova molte difficoltà nell’uscire dal contropiede del Napoli, deve affidarsi ai lanci lunghi e non sempre riesce ad imbastire un’azione degna di questo nome: hanno il merito però di bloccare le linee di passaggio azzurre, cosa che rende più complicata la vita anche al Napoli. Koulibaly si fa ammonire per un fallo scorbutico a centrocampo, Hamsik non riesce nel raddoppio al 43′ dopo una splendida azione corale.
Mertens, Reina, Callejon
Il secondo tempo comincia come era cominciato il primo: il Feyenoord fa un altro pasticcio difensivo e stavolta ad approfittarne è Mertens, che sigla il suo 8° gol stagionale in 9 partite. Gli ospiti ci provano ancora da fuori ma Reina blocca con sicurezza per 2 volte nell’arco di un minuto. Al 66′ però l’arbitro gli concede la generosa occasione di pareggiare dal dischetto: il fallo fischiato è discutibile, in ogni caso Reina para il rigore a Toornstra e si resta sul 2-0. Anzi, si va sul 3-0, perché dopo pochi minuti Callejon segna con un bellissimo diagonale destro, finalizzazione di un altro pallone recuperato sulla trequarti.
Retrogusto amaro
Arrotondato il vantaggio, Sarri comincia coi cambi: dentro Zielinski, Rog e Jorginho, fuori Hamsik, Callejon e Diawara. Aumenta la fisicità in mezzo al campo, il Napoli sembra gestire il gioco senza problemi, facendosi sentire di più anche nei contrasti, lasciando scorrere i minuti con autorevolezza. C’è tempo infatti per il gol della bandiera degli ospiti, siglato da Amrabat, unico neo di una serata esaltante in ottica classifica avulsa. Gli azzurri salgono comunque a 3 punti nel girone, al pari dello Shakhtar sconfitto a Manchester: la qualificazione passerà dalla doppia sfida coi Citizens delle prossime settimane.