Gli azzurri travolgono la Fiorentina mostrando il consolidato gioco spettacolare, fatto di pressing forsennato tocchi rapidi: gli ospiti non possono che arrendersi a colpi di Koulibaly, Insigne e Mertens.
Gli animi non sono di quelli più euforici, la vittoria della Roma contro il Chievo ha assotigliato ulteriormente le speranze del Napoli di qualificarsi direttamente in Champions. Tuttavia è pur sempre la partita fra due delle squadre più tecniche del campionato e non può che essere comunque uno spettacolo. Gli azzurri trovano rapidamente il vantaggio grazie a Kalidou Koulibaly: il senegalese è lesto ad approfittare di una respinta di Tatarusanu su colpo di testa di Hamsik. La partita ovviamente diventa subito congeniale agli azzurri, che potrebbero raddoppiare qualche minuto dopo ma Insigne, dopo aver lasciato sul posto due avversari, è poco deciso davanti al portiere e tira fuori dopo averlo dribblato. Al 25′ Mertens colpisce il palo con un tiro a giro, dopo dieci minuti serve un assist al bacio ad Insigne che stavolta non può proprio sbagliare. L’unico lampo della Viola nella prima frazione è una conclusione di Ilicic che trova però un Reina superlativo a deviare in calcio d’angolo.
Nel secondo tempo Sousa corre ai ripari: dentro Babacar e Tello, out Olivera e Cristoforo. Gli ospiti passano al 3-4-1-2, schierando Ilicic a sostegno di 2 punte di ruolo. La partita di fa ancor più vivace e si passa nel giro di 20 minuti ad un risultato di 4-1. Le due reti del Napoli sono segnate entrambe da Dries Mertens (al 57′ e al 64′): il 14 in tutte e due le occasioni mostra grande prontezza di riflessi nell’aggredire il portiere e l’area piccola. Sono 27 i gol in campionato per il belga, il quale continua ad accarezzare il sogno di diventare capocannoniere: proprio lui, che doveva adattarsi al nuovo ruolo. La rete della Fiorentina viene siglata invece da Ilicic, che con un preciso piatto di sinistro sigla il momentaneo 3-1. Nel Napoli entrano Rog, Diawara e Pavoletti: in particolare quest’ultimo rileva Mertens, salutato da un applauso scrosciante. All’84’ Babacar si invola da solo verso la porta ma Reina stasera sembra imbattibile e gli chiude lo specchio per la conclusione in maniera perfetta. La partita si addormenta lentamente, con il San Paolo che culla i suoi idoli, soddisfatto per presente, speranzoso per il futuro: la possibilità di evitare il preliminare di Champions sono ormai ridotte all’osso, ma la piazza sente una nuova maturità per affermarsi in ambito nazionale.
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