Il Pipita segna tre reti e supera Nordahl. La squadra di Sarri chiude festeggiando il campionato al 2° posto e va direttamente ai gironi di Champions.
Rosso…
Tante sfide: il Napoli è alla ricerca del record di punti, di vittorie e di gol fatti in una stagione. Gonzalo Higuain, il Pichichi della Serie A, aspira al record di gol di tutti i tempi, 3 gradini più in alto dei suoi 32 attuali. Una tripletta dell’argentino metterebbe tutti d’accordo. Unica eccezione all’asset tipo per Maurizio Sarri è Chiriches al posto di Albiol: il rumeno, fresco di convocazione per i prossimi europei, si mostra in ottima forma per tutto il primo tempo, intervenendo con decisione in difesa e sfiorando addirittura il gol in sforbiciata al 33′. Partono in sordina gli azzurri, malissimo gli ospiti: dopo 10′ sono già inferiorità numerica a causa della condotta di Gori, che calcia un pallone verso Insigne e declama (forse all’arbitro) epiteti poco edificanti.
…relativo
Nonostante l’inferiorità numerico e l’assedio al castello ciociaro, il Frosinone tiene per quasi tutto il primo tempo: sono ben 6 le azioni da gol che colleziona il Napoli, con due interventi incredibili del portiere Zappino su Callejon. Quando poi Insigne riesce a batterlo al 19′ con un tiro a giro, ci pensa la traversa a tenere sulle spine i 50.000 del San Paolo. Se a questo aggiungiamo che contemporaneamente la Roma è già in vantaggio contro il Milan, si può immaginare quale liberazione sia stato l’arrivo del minuto 43: dopo una mischia in area Hamsik riesce a metterla dentro di sinistro. Non sarà il suo gol più bello ma è quello che forse lo consacra: sono 81 per lui in maglia azzurra, come Maradona. Ricomincia a piovere ma non importa più a nessuno: i cori da ogni settore salutano la fine del primo tempo ed una Champions sempre più vicina.
Viva il revisionismo
La Storia è maestra, vero, ma sono sempre i posteri a scriverla e questo Golzalo lo sa bene. Il secondo tempo ricomincia con Allan che fa sci nautico all’interno della difesa ospite, servendo ad Higuain l’assist per il più comodo dei gol. Bravo Pipita! Prendi quella palla e vai a centrocampo! Ne manca uno alla Storia! La veemenza con cui Higuain riprende il pallone dalla rete manco il Napoli fosse in svantaggio lascia intendere che da quel momento comincia la sua, di partita. Detto, fatto: al 65′ Callejon lo serve dalla destra ed il Pipita raggiunge Nordahl grazie ad un piatto che finisce sul palo più lontano. L’unico sussulto del Frosinone si ha al 68′: Kragl si traveste da Ciccio Lodi e stampa un bacio sulla traversa di Reina, che non può far altro che ammirare una tale conclusione.
Pipita leggendaria
Il vero amore però esplode al 71′: Higuain esce dalla Storia ed entra nella Leggenda, grazie ad una rovesciata che batte beffarda il portiere. Da lì in avanti è solo una grande festa: passerella per Koulibaly ed Hamsik che lasciano il posto a Regini (all’esordio in campionato) e David Lopez. La rovesciata del Pipita ha il sapore di un’icona, di una scena madre e distoglie l’attenzione da qualsiasi altra cosa. Accanto al pino con il Vesuvio, al mandolino e alla pizza, fra le cartoline alla stazione Garibaldi metteteci anche la rovesciata di Higuain contro il Frosinone.