Napoli Genoa 3-1 finisce tra gli applausi del pubblico che era rimasto col fiato sospeso per più di un’ora, poi la gioia finale: con questa doppietta Higuain arriva a 29 gol in campionato, sfiorando la media di un gol a partita.
Il dogma sarriano non si smentisce nell’11 titolare mentre Gasperini per l’occasione disegna un 3-5-2 con Pandev ed il rientrante Pavoletti in attacco. Il Napoli parte forte e prova subito a rendersi pericoloso con Higuain, che al 9′ riceve fuori area e conclude mirando all’angolino basso, dove però arrivano le dita di Mattia Perin. Passa appena un minuto però ed arriva il vantaggio degli ospiti: il gol è di Rincon, che da fuori area approfitta di uno smarrimento collettivo e fucila Reina con destro potente e preciso. Accusato il colpo, il Napoli riparte con ordine: ancora una volta Callejon, su assist di Insigne, si trova a tu per tu con Perin non riesce a controllare con precisione. Le occasioni fioccano: al 19′ Higuain di testa ed al 23′ Hamsik di piatto da fuori area trovano un sorprendente Perin a sbarrare la strada verso il gol.
Il Genoa, come temuto da Sarri, riesce a rendersi fastidioso portando grande intensità e cercando sempre lo scontro fisico: Dzemaili al 25′ si rende pericoloso con un altro tiro dalla distanza, mentre Koulibaly e Jorginho devono ricorrere al fallo tattico, con successiva ammonizione, per evitare due contropiedi pericolosi. Il Napoli continua a cercare la via del gol, con lanci a scavalcare la difesa o cercando la triangolazione al limite dell’area, ma quando arriva alla conclusione, come con Hamsik al 40′ c’è sempre un attento Perin. Sullo scadere della frazione è Insigne ad avere una ghiotta opportunità ma da pochi passi non riesce a dar forza al suo colpo di testa che termina fra le braccia del portiere.
A raddrizzare la partita ci pensa Gonzalo Higuain, arrivato in campionato a quota 28: l’assist è di un ottimo Hysaj, che serve in profondità l’argentino che stavolta sì, batte Perin con un diagonale destro all’angolino. Passano pochi minuti ed il Pipita ha la possibilità di replicare: stavolta l’assist arriva da Hamsik ma l’attaccante sfiora soltanto il palo da posizione più che invitante. Tutta la squadra sale di ritmo e contemporaneamente di livello: al 56′ Allan fa 20 mt palla al piede liberandosi di due avversari prima di calciare, dal limite dell’area, fra le braccia del portiere. Gli allenatori provano a muovere qualcosa sullo scacchiere: esce Pavoletti per Cerci, entra Mertens al posto di Callejon. Passano 10′ ed è ancora Higuain a sfiorare il gol, con un colpo di testa che trova il salvataggio sulla linea di un difensore. Il Genoa è bravo a stringere ed allargare il terreno di gioco all’occorrenza, cosa che gli consente di difendersi con intensità e di ripartire pericolosamente in contropiede: al 71′ Cerci ne salta due in area prima di calciare a colpo sicuro trovando però solo la deviazione in angolo.
I padroni di casa aumentano il pressing ma si scontrano con il muro rossoblu e con le proprie imprecisioni, Sarri si gioca la carta Gabbiadini, che entra al posto di Lorenzo Insigne. Napoli-Genoa sembra già un’occasione sprecata quando all’81’ arriva la sovrattassa: Higuain riceve al limite dell’area dopo una fitta rete di passaggi e tira verso il secondo palo un pallone che sbatte sul palo ed entra in parte, lasciando finalmente esplodere il San Paolo. Che può gioire di nuovo, con distensione, nei minuti di recupero: il subentrato El Kaddouri riceve in area da Mertens e non può che appoggia comodamente alle spalle di Perin, che ha pur evitato ai suoi un passivo più ampio. Gli azzurri si riportano a -3 dall’inarrestabile Juve, lasciando ancora spazio ai sogni di gloria, ma soprattutto riportando la Roma a -7, consolidando il secondo posto in classifica.
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