Meditava la revancha senza dubbio. Avrebbe voluto vincere Rafa Benitez in quella che fu la “sua” Milano. L’entrenador, che fa della mentalità vincente il suo credo insostituibile, deve accontentarsi di un pareggio. Suo malgrado. Perché l’hombre de Madrid non ammette mezze misure né risultati al ribasso. A San Siro finisce 0-0: non si contano né vinti né vincitori. Handanovic e Reina escono imbattuti dal terreno di gioco.
Mazzarri vs Benitez
Forse era scritto nelle stelle il risultato di questa sera nella città di sant’Ambrogio. Gli astri hanno decretato un pareggio tra i due ex di turno. Mazzarri non riesce a battere il “suo” Napoli al primo anno lontano dal Vesuvio. Il tecnico di San Vincenzo incamera un punto nella corsa al quarto posto. Dopo Sampdoria e Parma i neroazzurri frenano e non passano tra le mura amiche. Le sortite di Icardi, Hernanes e Palacio non impensieriscono il portierone azzurro, sempre vigile e guardingo, listato a lutto, con una fascia nera in ricordo del compianto Tito Vilanova. Don Rafè si augurava un esito diverso, auspicava il decimo successo esterno nella Scala del calcio, era già pronto ad esultare e sbancare Mediolanum di sponda Thoir-morattiana. La guida azzurra fa buon viso e cela dietro il sorriso il rammarico di non aver conquistato l’intera posta in palio.
Fascia da capitano e palo
Con Hamsik in panchina e poi subentrato nel finale, Inler in versione capitano. Lo svizzero indossa la fascia gialla e si assume oneri e onori. Nel non facile compito di guidare i suoi compagni nella 35ª giornata, il calciatore di Olten accetta la consegna e impartisce indicazioni in campo. Nel secondo tempo il palo impedisce al centrocampista elvetico la piena esultanza: la conclusione del numero 88 colpisce il legno della porta, rinviando così l’appuntamento con il gol a data da destinarsi.
Higuain e il 3 maggio
A partita quasi conclusa il Pipita esce in barella a seguito del contrasto con Andreolli. Tra una settimana esatta la finale di Coppa Italia a Roma. Si avvicina il Grande Evento nella Città Eterna e la caviglia dell’argentino desta preoccupazione, turbando il sonno dei tifosi. Si invoca già il miracolo per intercessione dei due pontefici canonizzati in piazza San Pietro. Le preghiere dei fedeli azzurri, indirizzate a San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II, non andranno disattese. Oltre alla scaramanzia, si preferisce ricorrere ai Piani Alti, imboccando corsie privilegiate.
Basteranno sette giorni di tempo per recuperare? Non sono ammessi scherzi né assenze. C’è un trofeo da alzare nel cielo della Capitale. Dai Higuain. Che la forza sia con te.