La sonda “Dreams”, ora in viaggio verso Marte, è stata infatti realizzata grazie al team dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte-Inaf guidato da Francesca Esposito. E’ qui infatti che è stata realizzata l’idea alla base del robot “Dreams”. Il progetto dell’Osservatorio di Capodimonte è stato infatti giudicato il migliore nell’ambito di un progetto lanciato dall’Agenzia spaziale europea-Esa.
La sonda non è altro che una stazione meteo e dovrà quindi studiare innanzitutto i processi fisici alla base delle tremende tempeste di sabbia del pianeta che oscurano la luce per dieci giorni di fila. Capire così quanto possano essere pericolose per gli essere umani. Dopo la Luna dovrebbe essere dunque Marte la prossima tappa interspaziale per l’essere umano, prima però bisogna essere sicuri che tutto fili liscio.
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