Napoli, Insigne chiude la questione del dopo Saliburgo: “Casino che si poteva evitare, colpa di tutti”

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“Dopo il Salisburgo c’è stato un pochino di casino che si poteva evitare, ma è colpa di tutti. Ora non pensiamo al passato, rimaniamo compatti ed uniti”. Lo ha detto Lorenzo Insigne in un’intervista a Sky Sport che andrà in onda integralmente stasera dalle 23, chiudendo le polemiche per la rivolta dei giocatori azzurri dopo il match di Champions contro il Salisburgo.

In vista della ripresa della Champions, che per il Napoli riparte il 25 febbraio contro il Barcellona, Insigne ha ripercorso con Sky il cammino del Napoli nel girone, arrivando anche al match contro gli austriaci, che finì 0-0. Dopo quella gara i giocatori del Napoli sarebbero dovuti andare in ritiro a Castel Volturno, ma negli spogliatoi ci fu un ammutinamento e i calciatori decisero di disertare il ritiro, andandosene a casa.

Il gesto provocò una forte rottura tra i giocatori e il club del presidente De Laurentiis che ha comminato pesanti multe a tutti, contro cui i giocatori hanno fatto ricorso e ci sarà ora un arbitrato. Insigne, però, ha chiuso la fase delle tensioni, spiegando che è stata ritrovata unità e ammettendo che l’ammutinamento fu un gesto che si poteva evitare.
Il capitano del Napoli ha parlato anche della fantastica doppia sfida nel girone contro il Liverpool con la vittoria peer 2-0 al San Paolo e lo 0-0 ad Anfield: “Ogni volta – ha detto – che incontriamo il Liverpool facciamo grandi prestazioni, contro di loro abbiamo fatto una partita stratosferica. Siamo diventati la loro bestia nera. In due gare gli abbiamo preso quattro punti e questo è motivo di grande soddisfazione. Siamo usciti da Alfield con un pareggio che è servito a molto, anche se volevamo la qualificazione con un turno di anticipo”.