Napoli-Juventus 3-3. Tanto spettacolo, ma che amarezza!
Recupero show al San Paolo tra Napoli e Juventus. È finita in parità, 3-3, una sfida molto emozionante a suon di gol e di colpi di scena. Ma alla fine, sono gli azzurri ad uscire in un tripudio di applausi e di tanta amarezza dopo aver assaporato la possibilità di portare a casa i tre punti.
Si è parlato tanto delle cause del rinvio, c’è chi ha malignamente insinuato che fosse tutto un disegno per far rifiatare il Napoli. Bene, considerando che Cavani non ha preso parte al match per infortunio e Inler ha mostrato di essere a mezzo servizio, tutte le allusioni possono tornare al mittente.
Ma ora parliamo di calcio.
In una bolgia infernale la Juventus parte subito forte, con la personalità che Conte ha infuso al suo gruppo. Il tecnico salentino stravolge tatticamente la Juve, disponendo un 3-5-2 camaleontico, speculare al consueto modulo del Napoli.
Il primo tempo però è un dominio tutto azzurro. Due gol e un rigore segnato, ripetuto e sbagliato. Finalmente Hamsik protagonista del penalty agrodolce, ma soprattutto del gol del vantaggio. Finalmente parte seconda: Goran Pandev! Si proprio lui, si è destato dal torpore post Inter. Al 40′ prende palla e fredda Buffon. 2-0 e tutti negli spogliatoi.
Il Napoli ci rimane, la Juve no. Nei primi minuti Matri riapre la partita e mette paura al Napoli. Gli azzurri soffrono la forza bianconera, ma reagiscono. Ancora Pandev, con un grande gol da attaccante vero sembra chiudere il match. Ma non è finita. Prima il paraguaiano Estigarribia, poi un Pepe a dir poco fortunato, raddrizzano una partita che sembrava ormai compromessa.
Finisce con un pareggio pirotecnico, una partita che inorgoglisce il calcio italiano, ma che lascia davvero tanta amarezza nei tifosi del Napoli che già pregustavano una nuova netta vittoria sulla tanto odiata “Vecchia Signora”.
Piccola nota sugli ex. Pochi minuti sia per Pazienza, sia per Quagliarella. Il primo è stato l’unico ad essere stato risparmiato dal tripudio di fischi riservato agli avversari. Il secondo, manco a dirlo, è stato accolto da ululati e da una gigantografia, sui distinti, della maglia bianconera, ma con un eloquentissimo numero 71 ad evidenziarne il messaggio dedicato all’attaccante stabiese.
Pagelle:
De Sanctis 6: Nulla può sui gol
Campagnaro 5,5: Fase di discontinuità di rendimento
Cannavaro 6,5: Tiene a bada un osso duro come Matri
Aronica 5: Buon primo tempo, nel secondo è l’anello debole della difesa
Maggio 6,5: Un treno su quella fascia. Bello il duello con Estigarribia, come è bello l’assist per Pandev
Gargano 5,5: Buona partita macchiata dalla palla persa in occasione del pareggio juventino
Inler 6: Lo svizzero è sottotono, ma fa girare come sa la squadra, quando le energie ci sono
Zuniga 6: Fa innervosire Lichtesteiner
Hamsik 7: Finalmente Hamsik. L’errore dal dischetto è comprensibile
Lavezzi 7: L’intera retroguardia bianconera sta ancora tremando
Pandev 7,5: Dopo tanti pregiudizi, ecco la doppietta che spazza via tutto. Peccato non valga tre punti
Fernandez 5,5: Un disimpegno da brividi e l’assist fortuito per il gol di Pepe. Non male
Santana 5,5: Trasparente
Dossena S.V.
Mazzarri 6,5: Il suo Napoli costringe Conte a fare stravolgimenti tattici e la Juve soffre come non è mai accaduto. Il pareggio è frutto anche di un calo psicofisico comprensibile.
Riccardo Simeone