La gara più attesa dell’anno, da parte del popolo di fede partenopea, è arrivata: il Napoli di Rafa Benitez affronterà domani sera al San Paolo, nel posticipo serale della 31° giornata di Serie A, la Juventus di Antonio Conte. Un match dal sapore particolare, che da anni porta euforia ed entusiasmo tra i tifosi azzurri. Il terzo posto, almeno sulla carta, è un obiettivo ancora fattibile, e gli azzurri dovranno scendere in campo per continuare a sognare la diretta qualificazione in Champions.
“Sarà una gara speciale, siamo consapevoli cosa vuol per i napoletani giocare contro la Juve. Sappiamo che è una squadra forte, ma tutti vogliamo vincere”. E’ un Benitez consapevole dell’importanza della gara e dei tanti punti di distacco: “Per battere la Juve bisogna assumere l’atteggiamento giusto, i tifosi accanto faranno la differenza. Non mi aspettavo di avere 20 punti di distacco, ma la rosa della squadra è importante. Chiaramente sono tanti e la concentrazione mentale influisce anche in campo”.
Nonstante l’infortunio contro la Fiorentina, Mertens è stato inserito nella lista dei convocati. Ancora out Zuniga: “Dries è disponibile, sta bene ed è stato convocato. Zuniga sta migliorando tantissimo e sta svolgendo un lavoro specifico, ma ancora non è pronto”. Sulla terna arbitrale, invece, il tecnico azzurro non si espone più di tanto: “Orsato come arbitro? Non ne parliamo mai, gli arbitri italiani sono di livello internazionale”.
Con Henrique duttile e adatto in più posizioni, la squadra ha raggiunto il suo equilibrio: “Parliamo di un difensore centrale adattato a destra, come ha fatto in passato anche in Germania. Non voglio farlo giocare sulla fascia per avere maggior copertura, semplicemente sa tenere la posizione e copre bene questo ruolo”.
“La rabbia è che, anche con una buona stagione, potevamo fare meglio”. Non è sazio Rafa. Anzi, traendo un bilacio della stagione, ci sono alcune remore: “Sappiamo noi e i tifosi che, con più cattiveria agonistica, avremmo potuto rendere la stagione migliore. Adesso che conosciamo meglio i giocatori e tutta la rosa, sappiamo cosa possiamo fare per il futuro”.
L’obiettivo è guardare al futuro. Migliorare la rosa per competere sempre più: “Lavoriamo sempre per portare calciatori di rilievo. Pensiamo prima alle necessità della squadra, poi analizziamo anche il bilancio finanziario. Ma interessa inserire un calciatore adeguato alla squadra. La crescita è fondamentale, vogliamo arrivare ad un punto in cui ogni anno possiamo competere su diversi fronti”.
Piccola controrisposta anche al tecnico del Chelsea che, nei giorni scorsi, aveva punzecchiato lo spagnolo: “Parla molto di tanta gente, a me mi piace parlare dei fatti. A Liverpool l’ho eliminato dalla Champions quando era al Chelsea con la metà dei soldi, lui poi è andato al Real Madrid dove aveva la squadra più forte del mondo e non ha vinto lo stesso la Champions”.
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