Napoli-Juve, Gattuso: “Ripartiamo dalla Lazio, Sarri e Higuain non sono traditori”

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“Abbiamo il dovere di provare a fare una grande partita”. Parola di Rino Gattuso alla vigilia della sfida che può valere il rilancio per il Napoli. Al San Paolo arriva la Juve. Pubblico delle grandi occasioni. “Abbiamo visto che per noi il San Paolo è una componente importante – continua – Quando c’è entusiasmo lì, siamo agevolati su altri aspetti”.

Sarri come riferimento: “Penso che in questo momento sia tra i più forti al mondo, come due/tre anni fa. Ha creato una macchina perfetta. E’ un allenatore molto, molto bravo e da parte mia c`è grande stima. Ho fatto copia e incolla più di qualche volta. Per come vede il calcio, mi piace molto. Noi ci metteremo veleno”.

L’allenatore bianconero sarà accolto come un “traditore” al San Paolo, a tal proposito Gattuso ha una idea ben precisa. “Se allenerei l’Inter? Sono un professionista, mi fermo e ragiono. Ho scritto pagine importanti con il Milan, ma mai dire mai. Parlare di tradimento secondo me non è corretto. Noi facciamo un lavoro, alleniamo squadre”. “Sarri e Higuain hanno scritto pagine importanti e bellissime per questa società, io non penso quello che pensa la gente, ho un mio pensiero – ha proseguito – Non siamo tutti uguali, non so cosa pensa la gente ma per me la parola tradimento non è corretta”.

Cosa dirà alla squadra non lo vuole rivelare: “Bisogna parlare in campo… Io non preparo discorso motivazionale. Domani qualche ora prima del match, apro il mio libro e dirò quello che dicono il mio cuore e la mia testa, per ciò che ho visto in settimana”.

“Penso che la partita con la Lazio deve essere un punto di partenza, la prestazione resta brutta. La Juve ha qualità diverse, dal punto di vista tecnico è una partita molto più complessa”, ha proseguito Gattuso. “Bisogna fare una partita di squadra, se loro escono alla prima pressione diventa difficile. Bisogna non far giocare qualche giocatore che riesce a fare delle imbucate e chi fa gioco, il problema è che ne hanno più di uno. In questo momento sulle seconde palle arriviamo spesso in ritardo e ci allunghiamo spesso. Questo è un qualcosa che non possiamo sottovalutare”.

Il tecnico azzurro è intervenuto anche sul tema mercato. “Il 31 gennaio finisce, dopo comincia un’altra stagione. Bisogna dare tutto, anche io posso fare delle scelte un po’ dure. So che il mercato di gennaio alla fine fa venire il mal di testa a tutti i giocatori”. “Ora bisogna preparare questa partita, aspettare che finisca il mercato e poi pensare 24 ore al giorno al Napoli e a come migliorare la situazione – ha proseguito -. Il mio obiettivo è questo qua”.

A tal proposito, ottimo l’approccio di Demme: “Fa diventare cose difficili, facili. Penso che sia un calciatore che semplifica tutto, rende facile tutto. Si sa muovere e può ancora migliorare a livello di posizione, prima che arrivi la palla. E’ un lineare, sa tenere il campo e non inventa nulla. Si allena ed è forte mentalmente, riesce a dare equilibrio e i compagni sanno che possono affidarsi a lui”.