Sarà forse perché nascere a Napoli e non tifare per il Napoli, per la maggioranza del popolo partenopeo è un concetto assurdo, inconcepibile, al limite della bestemmia. Non ne parliamo poi quando la squadra del cuore in questione è una delle odiate c.d. Grandi del Nord, Juventus o Milan: si arriva al limite dell’eresia e del processo in piazza.
Ai tempi della scuola, i ritorni in classe del lunedì post match erano sempre tempestosi, al di là del risultato: additati come ladri in caso di vittoria, sottoposti al pubblico ludibrio in caso di sconfitta. Ma quelli erano altri tempi: il Milan era la grande squadra che lottava per lo scudetto che andava a giocare in casa della piccola Napoli, relegata perennemente nella parte destra della classifica.
Oggi gli equilibri sembrano cambiati e addirittura invertiti; con un Milan in crisi nera (con la speranza dell’arrivo di fantomatici arabi danarosi) ed un Napoli svettante nelle parti alte della classifica. I rossoneri sembrano la classica vittima sacrificale e gli azzurri il boia disignato. Non sembra esserci speranza… P.S.: (il chiagne e fott’ rimane la filosofia vincente di ogni Napoletano, a prescindere dai colori!)
Inizia la partita: dopo 5’ (cinque!) la papera di Abbiati regala il vantaggio ai Partenopei e già inizio a sentire nelle orecchie gli sfottò del giorno dopo. sembra la fine della prima frazione di gioco per un altro numero da circo dell’estremo difensore rossonero il Napoli è sembrerebbe andare a riposo sul 2-0 e sono seriamente tentato di spegnere la tv.
Ma prima della fine del primo tempo quando sembrava che dovessi perdere la fiducia ed un magone al massimo dei livelli, ecco un lampo di luce apparire sotto le forme della cresta del Faraone Rossonero: 2-1 palla al centro ed inizia un’altra partita.
Inizia il secondo tempo e passano minuti e minuti di palpitazione fino al pareggio tanto agognato e firmato ancora dal campioncino italo-egiziano. Tutto ad un tratto una clamorosa debacle si sta mutando in una clamorosa rimonta vecchio-Milan style.
Il completamento della rimonta non arriva, ma arriva un punto insperato dopo i primi 45’ e, soprattutto una settimana al sicuro dalle prevedibili tartassanti prese in giro da parte di una città intera in caso di sconfitta.
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