Jean Pierre Papin, ex calciatore, ha parlato della nuova sfida tra Italia e Francia che si appresta a manifestarsi mercoledì, in Champions League tra Napoli e Nizza. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni del Mattino.
«Il Nizza e il Napoli si sono contagiate a vicenda. Nel loro calcio contano la schiuma, le
bollicine, tutto quello che profuma di spettacolo. Altro che praticità, cinismo e materialismo. La rivalità c’è sempre. Ma non quella del passato. Dopo aver vinto i Mondiali nel 1998 e l’Europeo del 2000 si è un po’ diluita. Prima era più sentita, anche da noi giocatori».
Che ne dice del Nizza?
«Il Nizza nonva preso sotto gamba: ha giocato il più bel calcio di Francia. Anche migliore del Paris St.Germain e del Monaco. E una squadra che gioca come fa il Barcellona, pur avendo giocatori meno bravi certamente. E che ha piacere ad avere il possesso della
palla. È un avversario molto pericoloso,ma credo che questo Sarri lo abbia compreso».
Sul Napoli invece?
«Oggi in pochi in Europa giocano bene come il Napoli che in più del Nizza ha delle individualità straordinarie. Penso a Mertens, per esempio, che in pochi mesi e a
30 anni è riuscito a dimostrare che razza di attaccante è .Mi ha molto
colpito il suo boom».
Dal Bordeaux è arrivato Ounas. Che ne pensa?
«Che sono stati bravi a prenderlo. Ha talento, ha personalità e può giocare al posto di Mertens anche come prima punta. E non solo all’esterno. La serie A lo aiuterà a
migliorare, come ha fatto con un’intera generazione di calciatori arrivati dal campionato
francese».
«Beh Cardinale, il portiere. È un bravo ragazzo ma fa spesso delle sciocchezze. Contro l’Ajax ha rischiato di rovinare tutto. Il Napoli, invece, ha un numero uno tra i più forti d’Europa…».
In Italia si dice che il Napoli sia l’anti-Juve.E lei che ne pensa?
«Vincere per sette anni di seguito non è semplice. Io ho vinto con il Marsiglia tanti titoli e alla fine per caricarmi ho dovuto cambiare aria. Il Napoli è forte e può approfittarne. Anche perché è vero che non ha preso molti giocatori, ma si è rinforzato nei posti giusti. Poi magari i bianconeri pensano alla Champions che per me già potevano vincere l’anno scorso e tutto diventa più semplice».
Per Neymar vale la pena di versare 222 milioni?
«Un giocatore raro è caro, un giocatore fantastico è caro, lui è raro e fantastico. Lo
aspettiamo. Il sogno a Parigi è vincere la Champions, ma anche al Chelsea facevano le cose
più o meno alla stessa maniera, spendendo più o meno allo stesso modo e ci hanno
messo 10 anni prima di alzare la coppa».
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