Napoli omaggia Francesco Rosi

La città di Napoli omaggia un grande maestro e regista, uno dei suoi scomparso il 10 gennaio 2015, Francesco Rosi

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Napoli omaggia Francesco Rosi

Il 10 gennaio 2015 scompariva Francesco Rosi, grande regista e sceneggiatore napoletano. La sua città, i suoi amici, i compagni di una vita trascorsa a vivere di cinema, hanno voluto rendergli omaggio nella Sala dei Baroni presso il Maschio Angioino. Ricordi e parole legate al grande maestro sono state dette da chi era presente a quell’ultimo saluto che, Napoli, ha voluto dare a Francesco Rosi.

Un uomo “duro, rigoroso, spietato con sé stesso e con il suo lavoro, un regista indimenticabile” che ha tratto da quei luoghi in cui ha vissuto “la sua fonte di ispirazione” unendo “la sua immaginazione con la sua passione di cittadino“. In sala, tra i tanti, la figlia Carolina accompagnata dal compagno Luca De Filippo, Mario MartoneGiuseppe TornatoreRoberto AndòRaffaele La Capria.

 

Francesco Rosi, il ricordo della figlia Carolina e dell’amico Raffaele La Capria

La figlia Carolina, commossa durante la cerimonia, ha voluto parlare dell’uomo, del regista che lascia al mondo “film che sono testimonianza attiva del suo essere cittadino e regista, ancora attuali, perché se chiudi gli occhi e li riapri nulla è cambiato, hanno lasciato un traccia e questo lo renderà indimenticabile“. Film che non saranno mai dimenticati, che resteranno impressi nella memoria di chi li ha visti per sempre. “Le mani sulla città”,  “Il caso Mattei”, “Salvatore Giuliano” solo per citarne alcuni. Nelle sue pellicole, Rosi, ha affrontato temi quali la speculazione edilizia, la criminalità trasversale, donando al proprio pubblico “la forza, l’autorità di poter immaginare la verità“, afferma il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore.

E, nel ricordo di Francesco Rosi, parla anche il noto scrittore e sceneggiatore Raffaele La Capria, mostrando un parallelismo con le condizioni della città negli anni ’60, come raccontato dal grande maestro scomparso in “Le mani sulla città”: “Le cose cambiano molto lentamente a Napoli, i cambiamenti sono minimi, resta una città sgarrupata che andrebbe sistemata“.

La Capria ha ricordato i momenti condivisi con Rosi, le pellicole alle quali hanno lavorato insieme, da “Cristo si e’ fermato a Eboli” a “Uomini contro”, passando per “C’era una volta” e proprio “Le mani sulla citta”.

 

Napoli ricorda e rende omaggio a uno dei suoi figli

Napoli ricorda un altro dei suoi figli scomparsi, Napoli, su iniziativa del Comune e dell’Università Federico II,  omaggia un grande regista e un grande uomo, non lo dimentica, come accaduto durante la tradizionale rubrica della memoria durante la notte degli Oscar 2015. Il sindaco de Magistris consegna così alla figlia del grande maestro il conferimento della medaglia della città e di una targa a ricordo “della sua immensa e ineguagliabile arte“.

Un grande regista, un maestro, ma anche “un padre – afferma Martone –  in virtù della sua statura e grandezza” dal quale in molti “hanno appreso tantissimi elementi che fanno parte della nostra formazione“.

Rosi – attesta il sindaco Luigi de Magistris consegnando la targa alla figlia del regista, Carolina – è stato precursore dell’impegno civile attraverso il cinema, un intellettuale che ha analizzato e ha avuto il coraggio di raccontare il Sud e Napoli attraverso un racconto di sofferenza, denuncia ma anche appassionato“.

Foto di Velia Cammarano e Antonio Capuozzo

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