Napoli, Paolo Cannavaro: “Non capisco come facciano alcuni napoletani a tifare Juventus”

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Paolo Cannavaro, difensore e capitano del Napoli, è stato ospite di Radio Marte, rilasciando una lunga intervista. Ecco quanto evidenziato da Road Tv Italia.

“Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell’eruzione ce ne freghiamo”. Chiaro, semplice e conciso. Questa la risposta del capitano azzurro ai cori razzisti del tifo juventino e alle polemiche che erano seguite.

“Non riesco a capire come facciano alcuni napoletani a tifare Juventus, visto come ci trattano”.

Domanda più che leggittima. Ce lo chiediamo anche noi tifosi. Io personalmente al solo pensiero rabbrividisco. Comunque, senza divagare, Paolo è tornato a parlare della vicenda che ha colpito lui e Gianluca Grava riguardo il calcioscommesse. Un periodo difficile, sicuramente, ma per fortuna tutto è bene quel che finisce bene:

“Ero isolato, guardavo un film con mia moglie e i miei figli. Ho cambiato canale  e ho visto che era stata cancellata la penalizzazione. A quel punto ho capito e sono scoppiato in un pianto liberatorio. Chi non fa nulla, non patteggia, per me questa parola non esisteva”.

E come dargli torto. Però il periodo negativo è passato ed è tempo di tornare a pensare al calcio giocato. Domenica c’è la trasferta insidiosa di Parma. Gli emiliani sono imbattutti tra le mura amiche e il loro tecnico Donadoni vorrà togliersi più di una soddisfazione contro la sua ex squadra.

Per Cannavaro, poi, sarà una partita speciale avendo avuto un trascorso tra le fila gialloblu insieme al fratello Fabio:

“Ho ancora tantissimi amici, è stato un bel periodo. Mio figlio si chiama Adrian perché sono amico di Mutu, ci sentiamo spesso”.

Insomma un tuffo nel passato per il capitano del Napoli.

Infine, Paolo ha detto la sua anche sul tema che sta tenendo banco in questi giorni a Napoli, cioè se dare o no la fascia di capitano a Cavani:

“Mi viene da ridere perché prima la dovevo dare a Lavezzi, poi a Hamsik ed ora a Cavani. Se sta sul mio braccio vuol dire che è una decisione condivisa da tutti”.

Insomma, bentornato Capitano!

Francesco Monaco