di Francesco Paolo Tondo
Si, i napoletani hanno una creatività “vulcanica” insita in loro dalla nascita. Forse questo dipende dalla problematicità della città capoluogo campano, in cui ci si deve ingegnare per superare i piccoli grandi inghippi che quotidianamente impediscono di vivere la piena normalità. All’indigenza ci si difende inventandosi nuovi lavori, ovviamente in nero. Ma non è principalmente sul lavoro non dichiarato che ci si focalizza per denunciare il malessere dei cittadini, oberati dalla crescente pressione fiscale cui non corrispondono servizi migliori. Basta poco per dimenticarsi delle cose negative, sarebbe già un grande beneficio, anche psicologico, se non ci fossero parcheggiatori abusivi che impongono la tariffa di 5 euro per chi vuole lasciare l’auto nei pressi della Mela e godersi una serata in discoteca. E se si vuole andare a fare l’aperitivo ai baretti il copione è il medesimo, forse si può avere uno sconto di 2 euro sul prezzo finale ma il fastidio di un’imposizione di pagamento ugualmente non si estingue.
A Chiaia ed al centro storico la “Febbre del sabato sera” comincia dal mercoledì, perché ci si reca legittimamente nei locali notturni, solo che i posti scarseggiano ed il traffico aumenta in modo esponenziale. I parcheggi non abusivi? Tariffe diverse ma non convenienti: al parcheggiatore con 5 euro si lascia la macchina anche tutta la notte, nei garage paghi 3 uro all’ora e il conto è semplice.
Almeno il garage Morelli esiste ed è ampio, invece sulle strisce bianche e gialle si insediano ovunque gli abusivi che possono sfrisare le vetture i cui proprietari si rifiutassero di pagarli. Chi non espone il grattino di giorno sulle strisce blu viene celermente multato, mentre è costretto a pagare la stessa sosta anche se ha comprato il grattino, ma ad un parcheggiatore: è solo questione di orari. Si rischia di pagare due entità economiche diverse nello stesso giorno: il Comune attraverso i vigili e la camorra, il piu’ delle volte con i parcheggiatori. Il tutto dinanzi la sede dei carabinieri, attorno al liceo classico Umberto I. Li’ i parcheggiatori situati sui marciapiedi di Expert e Flor do Café agiscono pressochè indisturbati, nonostante ad angolo della strada vi sia la sede delle forze dell’ordine. Un video dimostra che gli stessi ausiliari del traffico in quella via hanno lasciato il loro mezzo di trasporto in mano agli abusivi.
Se il giovedi’ sera ci si reca al “Madre” in via Duomo lo scenario peggiora perché è difficile scovare
un solo parcheggio a pagamento; ovviamente ci si deve affidare al parcheggiatore abusivo, nonostante le incustodite strisce blu. Mercoledi’ 13 aprile le Iene hanno mostrato come funziona il parcheggio proprio a via Duomo sbeffeggiando Napoli intera; addirittura 150 euro mensili da pagare ad un certo Zio …che detta legge assieme ai suoi numerosi affiliati. Pena la rottura della macchina. Là funziona cosi’ e lo Zio in questione è palesemente un boss della camorra; egli davanti alle telecamere ha negato in modo spergiuro che la situazione fosse quella palesata dall’inchiesta della trasmissione.
Alla fine della vicenda emerge chiaro che a Napoli parcheggiare si paga sempre, un diritto per il cittadino diventa un suo dovere di sborso, ma senza la garanzia che la macchina stia al sicuro. Napoli è anche questa…