La UEFA ha perso la pazienza: se lo stadio San Paolo, che ospita le gare casalinghe del Napoli, non viene messo a norma addio licenza per disputare le gare europee. Per gli azzurri quindi è forte il rischio di non poter giocare a Fuorigrotta i match interni della prossima Champions o Europa League.
Qualche mese fa infatti il massimo organismo calcistico europeo aveva chiesto di avviare dei lavori di ristrutturazione dell’impianto che non rispettava le condizioni necessarie per ospitare partite di competizioni internazionali. Chi di dovere però sembra se la sia presa comoda, ritardando l’avvio dei suddetti.
A sollecitare un pronto intervento era stato Alessandro Formisano, Head of operation della SSC Napoli, il quale aveva sottolineato come il Cronoprogramma presentato per il lavori prevedeva che questi iniziassero un mese fa. Un mese è passato, ma i lavori sono ancora fermi destando preoccupazione per i tempi ristretti in cui tutte le operazioni si dovrebbero concludere. Infatti, come sottolineato sempre da Formisano, gli interventi dovranno iniziare non oltre la fine del mese. Altrimenti forte è il rischio di non riuscire ad ultimarli in tempo.
Ma perché si è perso tutto questo tempo? Per una firma! Dopo la richiesta da parte del Napoli infatti il Comune aveva varato una delibera a cui doveva seguire una determina per dare il via alle operazioni. Firma della determina che è arrivata solo oggi sia a causa della lentissima burocrazia ma anche perché successivamente alla deliberazione c’era stato un ribasso del 35% dei costi previsti portando quindi alla necessità di ulteriori approfondimenti.
Per fortuna con la firma arrivata in mattinata i lavori potranno iniziare. L’Ass. allo sport, Pina Tommasielli, ha dichiarato che “non c’è alcun allarme”: Speriamo bene!
Francesco Monaco