È stato respinto il ricorso di Koulibaly contro le due giornate di squalifica inflitte dopo Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre. Non è bastata la presenza del difensore alla Corte sportiva d’Appello della Figc insieme al presidente partenopeo, Aurelio De Laurentiis, e al legale del club, Mattia Grassani , arrivati ai palazzi federali verso le 13.12 lasciandoli dopo poco più di un’ora (14.20 circa).
Proprio l’avvocato si era definito “fiducioso” e “in attesa” della sentenza che, però, ha avuto esito negativo. Koulibaly sarà quindi assente nel match contro la Lazio al San Paolo, valido per la prima giornata di ritorno di Serie A, e ritornerà in campo proprio a San Siro contro il Milan di Gattuso.
Il difensore senegalese aveva applaudito ironicamente l’arbitro Mazzoleni dopo un cartellino giallo, apostrofandolo anche con un “bravo”. Grassani ha chiesto una giornata in meno perché Koulibaly era stato oggetto in più occasioni dei “buu” razzisti provenienti dagli spalti dello stadio milanese (il Meazza è stato chiuso ai tifosi nerazzurri per due gare). Il giocatore si era molto innervorsito e la sua difesa ha spiegato che l’applauso era stato determinato anche da quella situazione.
Il legale di Koulibaly ha fatto anche leva sull’episodio accaduto a Muntari : durante un Cagliari-Pescara del 2017, il giocatore ghanese (all’epoca nella squadra abruzzese) fu oggetto di insulti razzisti e protestò apertamente con l’arbitro Minelli. In quella circostanza, la Corte d’Appello annullò il turno di squalifica nei confronti del centrocampista ex Milan.