Il 13 maggio riapre il cantiere di Porta Capuana a Napoli. “Chiudete tutto e venite a parlare altrimenti vi spariamo uno ad uno”, ecco quanto detto da un uomo giunto in scooter con il volto coperto, appartenente alla malavita, presentatosi a Porta Capuana,che secondo i magistrati sarebbe stato mandato da uno dei gruppi criminali che si contendono il controllo delle attività illecite nella zona della Maddalena, mentre stavano procedendo i lavori iniziati il 9 maggio 2019, a Napoli. Con una continua pretesa di soldi e con la denuncia alla polizia, il mattino ha riportato la notizia del blocco dei lavori, abbandonati dal titolare della ditta “Spinosa”.Ma con un fitto lavoro da parte delle forze dell’ordine e del sindaco, Luigi de Magistris, gli operai hanno fatto fronte alle minacce e si sono messi all’opera.
«Ora i lavori nel cantiere devono procedere celermente. I lavori di restyling rilanceranno l’intera zona – ha detto il sindaco durante la visita – qui apriranno attività ed uffici pubblici facendo confluire in questa parte di città migliaia di persone». Contento per la riapertura anche il rappresentante della ditta: «Quello delle minacce è stato solo uno sgradevole episodio ora superato. Qui a Napoli si lavora meglio che in altri luoghi sia per quanto riguarda la competenza degli addetti ai lavori sia nel rapporto con la cittadinanza».
Dopo tre giorni, l’uomo sullo scooter, A.D.A, è stato subito arrestato grazie ai filmati dei sistemi di video-sorveglianza dei cantieri che hanno consentito l’individuazione del modello e della targa dello scooter.
Emanuela Bartoli