Covid, ritorno in aula a Napoli: pareri opposti tra i genitori

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Napoli, ritorno in aula: pareri opposti tra i genitori

Dopo la decisione del Tar che ha sospeso l’ordinanza del governatore De Luca che prorogava il rientro in classe fino alla fine di gennaio, gli alunni sono tornati in aula oggi a Napoli.

Ritorno in aula oggi in Campania dopo la decisione del Tar che ha sospeso l’ordinanza del governatore De Luca che prorogava il rientro in classe fino alla fine di gennaio. A Napoli, pareri opposti tra i genitori che hanno accompagnato i figli a scuola, come alla scuola elementare De Amicis, nel quartiere Chiaia. Loro, i bambini, erano invece quelli che manifestavano la maggiore soddisfazione per aver ritrovato i compagni di classe. Zainetti in spalla e mano nella mano con mamma o papà i bimbi della scuola elementare Vanvitelli hanno così varcato i cancelli della scuola.

Ma se sui volti dei bambini solo sorrisi, sebbene qualcuno sia un po’ assonnato, tra i genitori sono diversi gli stati d’animo. “Bene che si sia tornati in classe – dice Paolo, papà di una bimba che frequenta la II elementare – l’anno scorso praticamente è stato quasi del tutto in Dad ed è stato difficile per i più piccoli che dovevano imparare a leggere e scrivere. È da settembre che si stanno davvero abituando ad andare a scuola e comunque le lezioni in Dad non hanno la stessa efficacia di quelle in presenza nonostante il grande impegno degli insegnanti e poi almeno per quanto ci riguarda abbiamo vaccinato nostra figlia e quindi siamo ancora più tranquilli”.

Le indagini hanno interessato una strutturata organizzazione i cui componenti di spicco sono legati da vincoli familiari, che hanno operato sul territorio di Ercolano con particolare scaltrezza e determinazione nello svolgimento dell’attività illecita, nonostante alcuni di questi fossero già stati sottoposti a misure cautelari, fissando appuntamenti con i fornitori dello stupefacente e organizzando i traffici dell’intero sodalizio.