Napoli, secondo poker vincente
Tourbillon di emozioni in Liguria. Un Napoli tutto cuore e grinta in rimonta espugna e sbaraglia Marassi.
I cavalieri azzurri travolgono il Genoa 2-4, con identico risultato della gara in Europa League. Gli undici leoni non si lasciano schiacciare dai rossoblù e offrono una prova imperiosa quanto maestosa. Partenopei più forti degli avversari e delle avverse condizioni meteo: scongiurato il possibile rinvio.
Ad inizio gara su cross da sinistra di Cavani, Maggio di testa poteva fare di più. Al 23ᵒ minuto di gioco Immobile, libero da marcatura, a seguito di un colpo di testa di Cannavaro, porta in vantaggio i padroni di casa: è il primo gol della gestione Del Neri.
Cavani, prototipo dell’attaccante moderno, che presenzia ogni settore del campo, prova ad esibirsi in una semirovesciata. Trattenuto, l’arbitro Rizzoli non concede il rigore. Un insidioso tiro di Bertolacci chiama in causa De Sanctis, che devia sulla traversa. Mazzarri corre ai ripari e sostituisce un infortunato, lento e fuori forma Pandev con Insigne al 37’.
L’esterno destro del centrocampo azzurro ricambia il cross al Matador che svirgola. All’8’ della ripresa l’ex genoano Mesto firma il pareggio: 1-1. Cavani crossa da sinistra, Insigne aggancia e con un ottimo palleggio serve l’autore del gol, che con un bolide trafigge Frey. Neanche il tempo di esultare che i grifoni siglano con Bertolacci il 2-1: il suo inserimento centrale lascia sul posto i difensori azzurri. Se Del Neri festeggia, il tecnico partenopeo mostra il suo evidente disappunto.
Il numero 24 costringe il portiere francese ad un intervento prodigioso sul secondo palo. Al Luigi Ferraris il Napoli soffre, spinge, attacca e non demorde. L’attaccante uruguaiano calcia una punizione: Frey risponde di no. Ancora Edinson dalla distanza: il tiro finisce di poco al lato. Insigne colpisce la traversa. Mesto manca il raddoppio su assist del Celeste.
Hamsik serve magistralmente un energico Cavani, che, con un finta da vero goleador, dribbla mirabilmente il portiere d’oltralpe e insacca: 2-2 al 78’. Il club di De Laurentis ci crede e mostra l’orgoglio. La freccia azzurra Mesto in percussione fornisce l’assist vincente alla cresta più forte della serie A (e non solo): di testa Hamsik realizza il 2-3. Infine a tempo scaduto scatta il contropiede. Insigne segna il 2-4, su invito dell’onnipresente e inarrestabile Cavani.
Seconda vittoria consecutiva a distanza di pochi giorni. Suggestivo l’abbraccio della squadra al mister: un segno di compattezza, affetto e gratitudine. Formazione trasformata con l’ingresso in campo del talentuoso Insigne e poi di Mesto. Il gioiellino di Frattamaggiore assicura velocità e profondità alla manovra, garantisce una spinta propulsiva efficace, innalza il livello tecnico. In più suggella la sua prestazione con una pregevole rete. Il centrocampista pugliese ben figura e contribuisce alla vittoria con una marcatura significativa. Inoltre quale miglior circostanza per celebrare le 150 presenze di De Sanctis con i guanti azzurri: bene così.
Dal poker del San Paolo a quello di Zena. Grifone spennato, domato e annichilito dal ciuccio.
È questo il vero Napoli.
Diego Scarpitti