A una settimana dall’inaugurazione del murale dedicato a Luciano De Crescenzo ai Quartieri Spagnoli, oggi in vicoletto Belledonne, luogo caro all’eclettico filosofo napoletano, è stata svelata una targa in suo ricordo. Proseguono dunque le testimonianze dell’indissolubile legame tra De Crescenzo, detto a Napoli ‘O Professore’, e la città a un anno dalla sua scomparsa.
”E’ l’ennesima dimostrazione di affetto di questa città nei confronti di mio padre – ha detto la figlia Paola – già un anno fa in occasione dei funerali la città mi ha avvolto, dato coraggio e supportato. Mi sento privilegiata perché nel giorno più brutto della mia vita, la vicinanza dei napoletani ha fatto sì che, pur nella tristezza, io ricorderò sempre quel giorno serbando un bellissimo ricordo nonostante fosse il funerale di mio padre”.
Sulla targa è incisa una frase di De Crescenzo che recita: ”Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell’animo umano che so di poter trovare in tutte le persone che siano esse napoletane o no”. E dopo il murale e la targa, il prossimo autunno proprio vicoletto Belledonne sarà intitolato alla memoria di Luciano De Crescenzo.
”C’è continuità nel ricordo per dare forza a un legame senza tempo come è quello tra la città di Napoli e De Crescenzo – ha affermato il sindaco, Luigi de Magistris – oggi la targa voluta insieme alla famiglia e nel mese di ottobre intitoleremo la strada, atto per il quale abbiamo dovuto superare non poche resistenze ma per celebrare un legame così forte è giusto poter derogare e in un momento come questo in cui c’è bisogno di ispirazione, la napoletanità che ha caratterizzato la filosofia del pensiero di De Crescenzo è molto forte”. La norma prevede che per poter procedere a un’intitolazione debbano passare dieci anni dalla morte.