Siena-Napoli 0-2. Successo esterno fondamentale, che, se non cancella, mitiga le polemiche e le amarezze delle ultime quattro sconfitte. Maglia onorata e rispettata come sempre. Le contestazioni relegate ai margini.
Ritmi compassati e blandi nel primo tempo. Azzurri senza idee e mordente. Mai pericolosi. Un attacco che non vede la porta, una difesa in piena emergenza, un centrocampo privo di qualità. Una condizione fisica non ottimale. Donadel oggetto misterioso. Mazzarri sbuffa, si sbraccia, inveisce.
Ad inizio ripresa Pegolo chiude lo specchio della porta al neocapitano Hamsik e respinge un colpo di testa del Matador. Alla ricerca del varco giusto che non c’è.
Insigne prova una magia: la palla esce di un soffio.
Entrano Pandev nel tentativo di ravvivare la manovra per Gamberini, Mesto al posto di Zuniga, El Kaddouri rileva il folletto di Frattamaggiore.
Al 41’ Maggio illumina un pomeriggio buio e opaco. Da un calcio d’angolo di Pandev, lo slovacco fornisce l’assist vincente per l’esterno destro, che non fallisce l’appuntamento con il gol. Suggestivo l’abbraccio di Maggio a Mazzarri: un segnale di sincera compattezza.
Trascorrono 3 minuti e il macedone si procura un prezioso rigore. Cavani realizza il penalty e la 13ᵃ rete in campionato. Le individualità sbrogliano una intricata matassa.
Espulso nel finale Calaiò per una gomitata a Behrami.
Quarta sconfitta di seguito per il Siena ed esordio amaro per Iachini.
La lotta per il secondo posto è aperta. Il Napoli ha tutti i requisiti per giungere alla desiderata pozione di classifica. Benefica in questo momento la sosta per rifiatare, rivedere schemi e modulo, intervenire sul mercato per qualche innesto doveroso. Bella ed elegante la maglia blu da trasferta. Un portafortuna e non solo.
Napoli, Buon Natale e che sia un 2013 ricco di vittorie per i tifosi e la città.
Diego Scarpitti