di Valerio Tramontano
In attesa di conoscere chi saranno i rinforzi di Gennaio, la Serata del San-Paolo degli Ottavi di finale di Coppa Italia, non è stata priva di polemiche e ha visto un Napoli cambiato nei suoi 5/11 rispetto a come siamo abituati a vederlo giocare in campionato. Un primo tempo dei partenopei a trazione anteriore con l’ormai noto 4-2-3-1 con una mediana strutturata dai due centrali Radosevic e Inler che hanno avuto una certa difficoltà nel contenere le incursioni offensive dei calciatori atalantini, l’attacco, invece, è stato affidato al quartetto Pandev,Insigne Zapata,Callejon. L’ Atalanta risponde, invece, con un 4-4-2 con Giorgi e De-Luca incursori nell’area avversaria. Numerose le assenze anche per i Bergamaschi che hanno sofferto soprattutto l’assenza dell’argentino Denis. Il Napoli di Benitez ha dimostrato ancora una volta di essere in crescita e di assorbire sempre di più la mentalità vincente del suo allenatore.
In contrapposizione, si è vista un’Atalanta che è venuta a fare la sua partita al San-Paolo lasciando parecchi spazi ma consapevole dei propri mezzi. Ma è proprio la squadra di Colantuono che sorprende i partenopei al 13”, dopo un buon quarto d’ora di quest’ultimi, con un pasticcio difensivo di Britos che si perde De Luca che dal centro area calcia un cross raso terra proveniente dalla sinistra, battendo l’incolpevole Rafael. Spettacolare la risposta del Napoli con l’eurogol di Callejon, dopo appena un minuto, che calcia al volo un bolide su assist fornitogli dalla sinistra da Reveillere. Il primo tempo non regala ulteriori sorprese grazie ad una serire continua di passaggi e di inserimenti nell’area di rigore avversaria da parte dei partenopei che non trovano gli spazi giusti per chiudere il match. Stesso copione a inizio secondo tempo per l’Atalanta che si protegge bene e tenta di sfruttare tutte le ripartenze.
La partita cambia completamente volto quando Benitez decide di far entrare Hamsik al 59” e successivamente Higuain al 70”, dove una migliore qualità e profondità permettono al Napoli di sfruttare un fuorigioco inesistente dell’argentino, il quale non partecipa all’azione e permette a Insigne di siglare il secondo goal che scatena la furia degli atalantini i quali accuseranno il guardalinee di non aver ravvisato il fuorigioco. Dopo l’espulsione di Yepes per proteste, la partita per il Napoli diventa quasi un allenamento. Callejon al 79” consegna al Napoli il passaporto per i quarti di finale contro la Lazio sfruttando un cross pennellato di Inler per il definitivo 3-1. In conclusione, una buona gestione di Benitez del turno-over per una squadra che deve ancora rodare qualcosa in difesa per poter competere definitivamente per le prime posizioni.
Le formazioni:
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Reveillere, Albiol, Britos, Armero; Inler, Radosevic; Callejon,Pandev, Insigne; Zapata.
In panchina : Reina, Fernandez, Uvini, Colombo, Dzemaili, Mertens, , Maggio, Hamsik, Higuain (70”). All. Benitez
ATALANTA (4-4-2): Polito; Nica, Yepes, Benalouane, Del Grosso; Giorgi, Baselli, Cazzola, Kone; De Luca, Livaja.
In panchina : Frezzolini, Stendardo, Brivio, Lucchini, Cigarini, Migliaccio, Bonaventura, Moralez, Brienza, Marilungo.
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