di Luigi Casaretta
Nasce nella casa natale di Enrico Caruso in via Santi Giovanni e Paolo 7 nel quartiere di San Carlo all’Arena, il primo museo a Napoli interamente dedicato all’artista partenopeo nato proprio in questa casa il 25 febbraio 1873 da genitori originari di Piedimonte d’Alife; prima di diventare star internazionale, infatti, Caruso sperimentò la povertà ed il lavoro del padre Marcellino, presso le officine De Luca, come metalmeccanico, prima di intraprendere una lunga gavetta che trovò consacrazione oltreoceano e di conseguenza nella sua terra d’origine come tenore.
E’ proprio dagli Stati Uniti, in particolare dall’Enrico Caruso Museum of America di Brooklyn, attraverso l’opera del comm.
Aldo Mancusi, che arriva la maggior parte degli oggetti presenti nel nuovo museo tra i quali si annoverano fotografie, lettere, caricature, dischi, locandine e programmi, un grammofono dei primi del ‘900, ed alcuni cimeli tra i quali spicca il suo bastone da passeggio e biancheria del tenore con i ricami incisi delle sue iniziali.
Degno di menzione il supporto della famiglia Caruso e dello storico carusiano Guido D’Onofrio.
L’idea nasce da tre appassionati studiosi, Armando Jossa, Raffaele Reale e Gaetano Bonelli, quest’ultimo già artefice della creazione del “Museo di Napoli”, ubicato presso “La casa dello scugnizzo” nel quartiere napoletano di Materdei, già consolidata meta del turismo culturale napoletano.
L’iniziativa è stata supportata anche attraverso il contributo del Prof. Carlo Postiglione, presidente dell’associazione culturale Megaris, che ha donato ventuno pannelli esplicativi, frutto di una sua ricerca storica ed iconografica.
Appuntamento a lunedì 2 agosto per l’inaugurazione prevista per le ore 11:30 dove i promotori dell’iniziativa avranno la possibilità di illustrare la mostra ed il percorso di creazione della stessa.
A cento anni esatti dalla morte dell’immenso Enrico Caruso, che cade giusto il 2 agosto, un degno omaggio alla memoria di un illustre figlio di Napoli.
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