Gli azzurri passano al Franchi.
di Diego Scarpitti
E’ sempre 2-1. Il Napoli batte la Fiorentina in trasferta. Ottava vittoria degli azzurri in dieci gare. Con un risultato sempre ricorrente. Quasi fosse un compagno di viaggio. Un successo esterno davvero pesante per la squadra di Benitez, che non si lascia intimorire né distrarre dai gigliati. Montella non può che accettare e incassare la sconfitta, riconoscendo i meriti e le qualità dei partenopei.
Quale miglior compleanno per il “Signore del Calcio”. Maradona festeggia il suo 53° compleanno. Con un grande regalo. Indimenticabili i suoi sette anni, coronati di trionfi, a Fuorigrotta: non andranno mai nel dimenticatoio. 30 ottobre, inoltre, occasione per ricordare il trigesimo di Gaetano Musella. Dal cielo avrà sicuramente gradito. Renzi, presente in tribuna, esulterà sicuramente l’8 dicembre. Non certo stasera. Il suo maglioncino viola non gli ha portato fortuna.
Al 12’ Callejon porta in vantaggio gli ospiti. Lo spagnolo raccoglie l’assist di esterno destro di Higuain e fulmina Neto con un tiro a volo di destro. Quinta rete per l’asso di Motril, alla decima presenza in serie A.
La Fiorentina attacca e al 28’ Savic conquista il rigore, trasformato da Rossi, che spiazza Reina dagli undici metri. Cuadrado colpisce il palo al 30’.
Una magia di Mertens al 37’ fissa il punteggio definitivo. Il belga segna il suo primo gol in velocità, lascia sul posto il suo marcatore, trafigge il portiere avversario. Un’ovazione per i tifosi napoletani al Franchi.
Reina salva doppiamente la sua porta al 39’ su Borja Valero e su Rossi al 74’: due prodigiose parate da parte di un fenomenale portiere.
Nel secondo tempo i padroni di casa provano una continua offensiva, alla ricerca del pareggio. Che mai arriverà. Se il direttore di gara sanziona-giustamente- i voli pindarici di Cuadrado prima e Rossi poi, eredi perfetti del miglior Inzaghi, sulle note di un cartone animato degli anni 80, “Vola vola l’ape Maya”, lo stesso arbitro non concede un penalty netto al colombiano con le treccine allo scadere. Anzi lo espelle per simulazione. Bilanciando la precedente espulsione di Maggio.
Il Napoli soffre, chiude gli spazi, non concede nulla. Alza un invalicabile muro difensivo. Resiste e vince.
Tre punti d’oro fuori casa sono un bottino di guerra. Il Napoli passa a Firenze.
30 ottobre 2013
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