Rino Gattuso attacca dopo il successo sofferto sul Parma. Dice subito di aver molto apprezzato il modo con il quale i suoi giocatori hanno condotto la gara, ricorda a tutti che da mesi la sua squadra dispone del solo Petagna in attacco e infine chiarisce il suo pensiero sul momento difficile che lui stesso sta vivendo, riservando bordate, sia pure senza mai citare nessuno in maniera specifica, ai tifosi, alla stampa e perfino a De Laurentiis.
“Non avevo dubbi sulla reazione della squadra – esordisce – Quando ci siamo messi a 5 in difesa abbiamo fatto bene. E’ chiaro che dobbiamo migliorare. Forse con un solo attaccante di ruolo potevamo fare di più. C’è solo Petagna”.
“Qua – aggiunge l’allenatore calabrese – sto prendendo schiaffi a destra e a manca tutti i giorni. Sembra che siamo penultimi in classifica. Siccome si smanetta tanto, io non leggo nulla. Magari perdo con l’Atalanta e a Genova e sono di nuovo in discussione, non si può lavorare così”.
“Questa tarantella è iniziata da un mese e mezzo. Sento dire che sono un maleducato, che sono incapace, che sto morendo e non posso più allenare. Io non sono legato ai contratti, ma alle mie emozioni. Credo nel lavoro, io sono fatto così. Mi sento a mio agio quando sono a Castel Volturno coi miei giocatori. Non mi sento a mio agio con quello che sta succedendo, l’aria che si respira non mi piace”.
Sul suo rapporto con il presidente De Laurentiis, Gattuso chiarisce: “Non mi ha fatto mai mancare nulla, gli ho chiesto Bakayoko e l’ha preso. Mi chiedete se sono rimasto deluso per le voci di altri allenatori contattati? Questa cosa è stata gestita male. Perché io non mi sono permesso, anche se non ho firmato, di andare – e qualche squadra mi ha chiamato – e di sedermi a un tavolino. Ho fatto la persona corretta, ho allenato e non sono andato da nessuna parte, c’era qualche appuntamento e non mi sono presentato, ho fatto la persona corretta come penso di essere”.