Napoli-Verona | Esattamente come lo scorso anno. L’incubo Verona si ripropone al Maradona e determina il primo stop in casa della capolista. Finisce 1-1, lo stesso punteggio che nella passata stagione era costato al Napoli la qualificazione alla Champions League. Ma questa volta, complice anche il pari nel derby di Milano, gli azzurri non perdono posizioni in classifica e restano in vetta.
Il Napoli appare un po’ stanco, provato dagli sforzi di Europa League. Il Verona fa la sua parte, difendendosi con ordine e non privandosi della possibilità di incidere in attacco. Il merito della squadra di Tudor sta soprattutto nella capacità dimostrata, per tutta la durata della gara, di difendere anche con tutti gli uomini dietro la linea della palla quando è il Napoli ad attaccare e di proporsi nei tempi e nei modi giusti quando si aprono gli spazi.
Nel Napoli rientrano Osimhen, Insigne e Ruiz rispetto alla formazione scesa in campo a Varsavia, ma le condizioni di tutti e tre non sembrano essere particolarmente brillanti. Il Verona riesce ad avere il controllo del centrocampo in virtù di una superiorità numerica che si manifesta grazie anche al fatto che Zielinski e Insigne, diversamente dal solito, non danno il consueto sostegno ad Anguissa e Ruiz i quali spesso si trovano presi in mezzo agli avversari e non riescono a bloccare sul nascere l’azione avversaria.
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