Napoli-Verona, Spalletti annuncia il ritorno di Osimhen: “Sarà convocato”

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Napoli, Spalletti: "Mi fermo un anno, a volte per troppo amore ci si lascia"

Nella consueta conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Verona, il tecnico ha annunciato il ritorno tra i convocati del centravanti nigeriano.

“Le condizioni sono buone, abbiamo fatto una riunione con i medici questa mattina e la conseguenza naturale di tutto è convocarlo per domani. Farà parte della convocazione, ma poi l’obiettivo è arrivare meglio possibile al Milan, ma sarà in panchina”. Così Luciano Spalletti su Victor Osimhen in conferenza stampa alla vigilia della sfida che il Calcio Napoli affronterà allo stadio Maradona domani alle 18 contro il Verona.

Il nigeriano in panchina, quindi, con l’obiettivo di averlo per il ritorno in Champions League, mentre “davanti gioca Raspadori. Meret fa meno fatica, è un portiere, ma qui è più particolare il discorso perché ci sono altre valutazioni da fare”. Turnover ragionato: “Chiunque giochi domani – continua – lo deve fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importante, poi qualcosa si cambia. Non so cosa sia ragionato o meno, non 10 giocatori… ma per esempio Kim vogliamo farlo partire perché non gioca martedì. Qualcuno deve recuperare, lo stress fisico e mentale è troppo vicino, qualcuno però rimane”.

Il pensiero al Milan deve essere messo in un cassetto per ora: “La partita di domani è doppiamente importante, se riusciamo a vincerla ce ne mancano solo 3 per il titolo. Ne servono 4, se vinciamo col Verona siamo più vicini e non vedo motivi per non pensare a questo e pensare a martedì. Dentro gli occhi dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti, non dobbiamo portarci dietro troppi ragionamenti. Ma dobbiamo arrivarci anche bene a martedì, per capire l’importanza dobbiamo fare un salto a quando sono arrivato e la gara col Verona simboleggiava uno dei punti più bassi della storia del Napoli, adesso può essere il punto più alto per la storia del club”.

Soddisfatto dell’adattamento in dieci uomini: “Tutti hanno parlato di nervosismo di squadra, io parlerei di maturità durante la partita, dell’atteggiamento avuto, proprio l’opposto, c’è una crescita importante perché una squadra non può essere lucida ed allo stesso tempo pericolosa in 10 contro una squadra abituata a quel livello di partite importanti per la storia che ha”.

Le sue parole forti sul tifo hanno smosso qualcosa: “Se mettono Spalletti contro i suoi tifosi viene fuori qualcosa di forte, ma il mio era un invito a restare uniti, compatti, venendo guidati dall’amore per Napoli. Poi non entro nel merito dei contrasti che ci sono, ma penso sia incomprensibile in questo momento privare questo gruppo del supporto di cui ha bisogno dopo tutte le partite straordinarie che ha fatto. E’ un aiuto fondamentale per noi avere il pubblico al nostro fianco, l’anno scorso ci fu contestazione quando uscimmo dalla lotta Scudetto ed ora che ce l’abbiamo a portata di mano non ci interessa? Io non so di chi è la colpa, le responsabilità, la storia, ma mi è chiaro che ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli. Di lasciarsi andare dentro l’amore”.

Sul preparare la partita prima della Champions e poi il Milan: “La squadra è matura nel mettere in fila le cose che hanno davanti, abbiamo davanti una foto bellissima di quello che ci attende, abbiamo la possibilità di andare ancora più vicini a questo Scudetto, abbiamo il ritorno della Champions che viene dopo e per quelli che sono stati i risultati dell’andata è quello più in bilico di tutti perché gli altri sono già delineati e se ripeteremo una prestazione del nostro livello tutto può succedere, loro devono pensare a ripetere la prova di quel livello lì e tutto è possibile”.

Il Napoli nel finale sembrava stare meglio del Milan: “Sì, in 10, dentro la bolgia dello stadio, sotto nel punteggio, si sono viste molte qualità della nostra squadra ed in generale la prova ci fa ben sperare. Ci mancheranno due giocatori di qualità, ma la squadra la conosco e farà una prestazione di livello. Fatti i dovuti calcoli siamo convinti di giocarci le nostre possibilità”.