#Napolisiferma, la chiusura volontaria dei ristoratori napoletani contro il Coronavirus

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Si fermano volontariamente oltre cento imprenditori della ristorazione napoletana per limitare il diffondersi del contagio del Coronavirus

#Napolisiferma. “Ci fermiamo. È la decisione volontaria di oltre 150 brand di Napoli davanti all’aggravarsi della situazione nazionale e in risposta al DPCM dell’8 marzo 2020 per contrastare e contenere il diffondersi del COVID 19“. A spiegarlo è Dario Moxedano, socio dei tre ristoranti partenopei di Muu Muzzarella e tra i fondatori dell’iniziativa. Riunitisi spontaneamente, i ristoratori hanno deliberato la chiusura volontaria dei propri esercizi a partire da mercoledì 11 marzo a data da destinarsi in attesa di indicazioni chiare e decise da parte delle istituzioni regionali e nazionali.

 

Coronavirus, chiusura volontaria degli esercizi

Una decisione sofferta ma necessaria presa per il bene della collettività e per dare una risposta ferma e chiara in questo momento di grande confusione e preoccupazione. Abbiamo rispettato fino ad oggi il decreto legge della Regione Campania osservando con scrupolosità e impegno tutte le normative indicate. L’unica strada per rallentare il contagio e scongiurare il peggio è ridurre, se non evitare, i contatti sociali. E noi vogliamo fare la nostra parte! Abbiamo il dovere di anteporre la salute di tutti, dei nostri collaboratori e dei clienti, alle logiche del profitto. Vogliamo essere d’esempio per altri colleghi e di sostegno al difficile lavoro che stanno facendo le istituzioni. Siamo chiamati tutti a comportamenti di responsabilità e coscienza civica. Solo uniti si potrà vincerà questa battaglia ci auguriamo che tanti altri colleghi si uniscano a noi“, racconta Moxedano.

La stessa iniziativa verrà proposta da Milano per l’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana.